Il governatore Toma ha decisamente accelerato sulle vertenze che riguardano Isernia. Ieri, a Palazzo Vitale, ha incontrato il sindaco Castrataro e parte della Giunta del Comune capoluogo di provincia per ragionare del caso Scienze infermieristiche e per cominciare un confronto sulla questione Centro diurno Alzheimer che è sul tavolo da qualche tempo. Non è un caso che da mesi Bruno Esposito, presidente dell’associazione ‘Non ti scordar di me’ che raggruppa circa 60 famiglie che convivono con le difficoltà legate all’accudimento di un familiare affetto da demenza, presidi il Consiglio regionale nel giorno in cui si riunisce la massima Assise. La sua presenza ha lo scopo di tenere sempre acceso un faro sulle necessità di tanti care givers che chiedono di avere le stesse opportunità che ha avuto Campobasso dove un centro diurno funzionante e professionale esiste da tempo.
«Valutiamo positivamente il confronto di oggi, che è servito a fare chiarezza su due punti molto sentiti dalla cittadinanza isernina, vale a dire la prosecuzione del corso di laurea in Infermieristica e l’istituzione di un Centro diurno Alzheimer – commenta il presidente della Regione, Donato Toma -. In ordine alla prima questione, abbiamo chiarito che attendiamo dalla Sapienza una risposta alla nostra proposta di protocollo d’intesa triennale, inoltrata lo scorso 21 aprile. Con riferimento al Centro Alzheimer, non c’è nessuna preclusione ad attivarlo a Isernia, sempreché vengano individuati locali idonei. Quando tra le istituzioni c’è confronto, dialogo, collaborazione, i risultati arrivano prima».
Sul discorso sede del Centro diurno ci sarebbe una proposta, discussa dal sindaco di Isernia con il presidente dell’associazione ‘Non ti scordar di me’ e riguardante Palazzo De Baggis, così come ricordava proprio Bruno Esposito in una delle sue recenti interviste rilasciate a Primo Piano Molise. Alla riunione che ieri mattina si è tenuta nella sede della Giunta regionale hanno partecipato anche il dg Salute, Lolita Gallo, e il dg Asrem, Oreste Florenzano.

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