Il capoluogo pentro al centro delle comunicazioni del presidente della Regione nel corso di un Consiglio regionale parecchio agitato come è stato quello che si è tenuto ieri a Palazzo D’Aimmo. La notizia, che riguarda Isernia, è di quelle che fanno tirare un sospiro di sollievo. Confermate le anticipazioni pubblicate da Primo Piano Molise sabato scorso circa l’interesse de La Sapienza alla prosecuzione delle attività del corso di laurea in Scienze Infermieristiche: la bozza di protocollo d’intesa, come riferito proprio su queste colonne, è quindi sul tavolo del rettore Antonella Polimeni e del preside di facoltà, direttamente coinvolto nella gestione del corso di laurea la cui operatività è sembrata davvero a rischio. Si stanno apportando alcuni correttivi, così da sottoporlo nuovamente prima all’attenzione della Regione Molise e poi, si spera, alla firma degli Enti direttamente coinvolti. Ed è lo stesso presidente Toma a spiegare nel dettaglio lo stato dell’arte. Come è noto, la proposta di protocollo d’intesa con l’Università degli studi La Sapienza, facoltà di Medicina e Chirurgia, per l’espletamento del corso di laurea in Scienze infermieristiche nel prossimo triennio (e quindi relativamente agli anni accademici 2022-2023, 2023-2024, 2024-2025) era stata inviata alla rettrice dal presidente della Regione il 21 aprile scorso. Proposta alla quale, come lo stesso governatore ha spiegato, non era seguito alcun riscontro. Poi la stessa bozza è stata nuovamente inviata a fine giugno al preside di facoltà e la macchina finalmente si è messa in moto.
«La rettrice – spiega il presidente Toma – ha comunicato ufficialmente la disponibilità dell’Ateneo “all’avvio di una interlocuzione per pervenire a una formulazione condivisa”. “Questa Università – si legge nella nota inviata al governatore e al dg Asrem – ha preso positivamente atto della volontà della Regione Molise di riprendere la collaborazione con Sapienza per il funzionamento del corso di studio in Infermieristica attraverso la proposta di stipula di un nuovo protocollo d’intesa».
Ma, come si evince dalla nota ricevuta in via Genova e in via Petrella, «si rileva la necessità che tale protocollo comprenda anche tutti gli altri corsi attivati da Sapienza nel territorio molisano, nello specifico presso l’Irccs Neuromed Pozzilli.
Nel merito, fatte salve alcune indispensabili precisazioni in merito alla procedura di definizione del numero annuale di posti disponibili, alla individuazione dell’elenco degli insegnamenti, allo svolgimento dei tirocini teorico-pratici e alla struttura organizzativo-gestionale dei corsi di studio, dovrà essere meglio specificato quale attività di docenza, affidata al personale sanitario, si intende coprire con il finanziamento a carico della Regione (stabilito in 80mila euro come si evince dalla bozza, ndr), e se la sua quantificazione abbia considerato il numero di crediti formativi affidati al personale sanitario e l’impossibilità di remunerare tale attività di docenza se svolta durante l’orario di servizio. Alcune altre necessarie modifiche al protocollo proposto riguardano spese accessorie non a carico dell’Università e l’attribuzione di responsabilità delle funzioni di prevenzione e tutela sanitaria». Pare di capire che la macchina sì, è in moto ma che manchi ancora qualche chilometro all’arrivo. Ad ogni modo, il presidente Toma si dichiara soddisfatto: l’interlocuzione con La Sapienza proseguirà e si dice sicuro circa l’esito positivo del protocollo d’intesa.

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