Donna, impegnata in politica anche a livello locale, figura di riferimento nel panorama sportivo nazionale. Chi è Elisabetta Lancellotta?
«una donna appassionata di politica e di sport, ma è anche una moglie e mamma della dolcissima Lucrezia. Una donna che ha ripreso tanto delle passioni del padre, Mario, che è stato sindaco di Isernia e per oltre venti anni presidente del Coni Molise. Insomma, ho ripreso tanto da mio padre, pur cercando di dare un’impronta personale a ciò che faccio. Sono alla seconda legislatura in consiglio comunale e sono la prima dirigente molisana ad avere l’onore di ricoprire la carica di consigliera nazionale del Coni. Elisabetta Lancellotta, però, è anche una donna che non si tira indietro quando deve fare qualcosa per le persone che hanno bisogno. E in questo periodo sono tanti i cittadini che soffrono ed è per loro che dobbiamo lavorare».
Una sfida, quella delle Politiche che ormai sono dietro l’angolo, che lei ha inteso raccogliere. Con quale spirito? E che campagna elettorale è stata questa che ha vissuto intensamente in questo mese?
«Quando il partito mi ha chiesto la disponibilità, essendo una donna che rispetta i ruoli, ho dato il mio benestare alle scelte dei vertici di Fratelli d’Italia. Alla fine la scelta è ricaduta su militanti del partito, che hanno sempre lavorato in silenzio e nelle precedenti tornate elettorali hanno sempre raccolto consensi in quelle competizioni in cui occorre esprimere la preferenza scrivendo sulla scheda il cognome del candidato. Io e Costanzo Della Porta siamo giovani, ma già con importanti esperienze alle spalle, sia politiche che sociali».
Lei vive in Molise, a Isernia. Conosce la realtà di chi ha scelto di restare (oppure non ha avuto la possibilità di scegliere), di chi ha deciso di investire professionalità e risorse in regione. Quindi si scontra, come tutti, con quelle difficoltà che vivono quotidianamente i molisani. C’è una ricetta per uscire da quelle che sono le contraddizioni di una terra bellissima ma spesso lontana dai riflettori della politica nazionale e quindi dall’attenzione che dovrebbe avere chi governa i processi?
«Io vivo orgogliosamente in Molise e a Isernia. Ho studiato a Roma e ho avuto l’opportunità, come tanti giovani, di restare a lavorare nella Capitale. In una scelta difficile, invece, ho deciso di restare nella mia terra con tutti i rischi del caso. Io conosco molto bene le difficoltà dei giovani, che sono anche le mie. Conosco la precarietà del lavoro, sono ben consapevole che in Molise tutto è più difficile. Il nuovo Governo dovrà far investire nella ventesima regione d’Italia, attraverso misure, soprattutto, in favore delle piccole e medie imprese. Queste devono essere messe in grado di poter assumere a tempo indeterminato e avere sgravi fiscali. Urgono interventi in favore delle partite Iva ed è indispensabile, per dare stabilità ai nostri giovani, intervenire in maniera decisa sul precariato. Solo così un giovane può pensare al proprio futuro in maniera serena. Il nuovo Governo di centrodestra dovrà investire in Molise su strade e infrastrutture. Se non si fa qualcosa per raggiungere in maniera più agevole il Molise, come potremo far gola alle grandi industrie e multinazionali? Non c’è più tempo. Qualora gli elettori dovessero darmi l’opportunità, porterò in Parlamento il Decreto Molise, che dovrà prevedere misure forti per la nostra regione. Occorre fare di tutto nei prossimi cinque anni per uscire dal commissariamento della sanità e, come detto, per investire su strade e su tutto il sistema infrastrutturale del territorio».
L’agenda politica è puntellata da grandi temi che hanno ovviamente riflessi sulle realtà locali. Caro bollette, crisi energetica, l’inflazione che pesa come una zavorra sulle famiglie, le difficoltà economiche, l’onda lunga del post Covid. E poi le emergenze che i molisani conoscono bene: sanità, lavoro, spopolamento, infrastrutture carenti, tempi biblici per le opere pubbliche. Quali risposte si potrebbero dare alle legittime richieste dei molisani, con quali idee e quali strategie?
«Occorre portare all’attenzione del Parlamento uno specifico Decreto Molise. Siamo una regione con poco meno di 300mila abitanti. Io ci credo. Se dovessimo lavorare tutti uniti, io credo che si potrebbe invertire il trend economico negativo del nostro territorio. Sul caro bollette e sulla crisi energetica, il problema è di scala nazionale. Occorre intervenire a monte, evitando la speculazione delle grandi multinazionali. Ma, come prima misura, sicuramente dovrà esserci quella di scollegare immediatamente il prezzo del gas e dell’elettricità con una norma nazionale, per abbattere subito le bollette della luce. Siamo favorevoli a un tetto europeo con un prezzo uguale per tutti relativamente al costo del gas. Occorre, al contempo, nel medio termine, aumentare l’autonomia di produzione di energia attraverso lo strumento del Piano nazionale di ripresa e resilienza, in modo da consentire che famiglie, industrie e aziende possano essere aiutate e non andare in difficoltà, come sta già accadendo e la cui crisi potrebbe acuirsi nelle prossime settimane».
Andiamo alla prossima settimana: è lunedì, lo spoglio è terminato. Cosa immagina?
«La vittoria del popolo molisano che eleggerà i due candidati molisani di Fratelli d’Italia, sia alla Camera dei Deputati sia al Senato della Repubblica, i quali si impegneranno realmente e fattivamente per il bene del proprio territorio e dei propri concittadini».
Le donne sono notoriamente più concrete e anche più realistiche. Quali impegni si sente di poter sottoscrivere per il Molise Elisabetta Lancellotta?
«Come detto all’inizio di questa intervista e come sto ripetendo in tutti gli incontri, continuerò a mantenere il contatto coi cittadini per portare in Parlamento tutte quelle istanze di cui necessita il territorio. Inoltre, è necessario anche il collegamento tra chi siederà in Parlamento, il Consiglio regionale del Molise, le Province e i Comuni. Occorre chiudere la filiera e restare uniti per far sentire la voce del Molise. E, non voglio essere ripetitiva, lavoreremo sul cosiddetto Decreto Molise».
ls

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