Ancora una truffa ai danni di anziani residenti in città è stata perpetrata da gente senza scrupoli che, per lucrare, sceglie di colpire la fascia della popolazione più vulnerabile.
Una donna di 90 anni, residente nel centro storico (che chiameremo col nome di fantasia ‘Marilena’, espediente che utilizzeremo anche per gli altri protagonisti della storia) ieri mattina ha ricevuto una telefonata da parte di un individuo che, spacciandosi per il nipote, le chiedeva una somma di denaro per l’acquisto di un Pc.
La 90enne, nonostante la veneranda età, ha capito che qualcosa non andava. «Dalla voce non sembri Gabriele» ha provato ad obiettare la donna. «Sono solo raffreddato, nonna» ha affermato, di rimando, il truffatore che, peraltro, conosceva perfettamente il nome del nipote di Marilena, segno evidente che il colpo era stato pianificato in ogni dettaglio.
«Nonna, sta venendo il tecnico del computer al quale devi consegnare i soldi per l’acquisto del computer» annunciava la voce al telefono. E in effetti dopo 15 minuti, nell’abitazione della signora Marilena, s’è presentato un uomo che aveva tra le mani uno scatolone. «Sono il tecnico del computer – ha annunciato il truffatore -. Devo consegnare un pacco per Gabriele previo pagamento di una somma in contanti. Quanto denaro ha in casa, signora?». La vecchina, pensando di aiutare in tal modo il nipote che vive al nord della Penisola, ha raccolto circa 400 euro che aveva in casa consegnandoli al finto tecnico del computer il quale, dopo averla salutata, s’è dileguato.
I vicini, notando una faccia losca nel quartiere, hanno fotografato (purtroppo di spalle) il truffatore durante la fuga e si sono poi precipitati a casa della signora Marilena.
Hanno quindi tentato di contattare la figlia dell’anziana. Dall’altro capo del telefono c’era una voce di donna che, spacciandosi per la primogenita dell’anziana, ha tentato di rassicurare i vicini riferendo che il figlio aveva realmente ordinato il computer. In realtà la donna al telefono era una complice dei malfattori che era rimasta in linea per tutto il tempo del colpo, dalla prima telefonata sino alla fuga del finto tecnico del pc.
In tal modo, occupando la linea fissa della signora Marilena, si sono assicurati che l’anziana non potesse effettuare ulteriori telefonate.
Dal cellulare i vicini della 90enne hanno contattato il centralino del 113 con la Polizia che s’è precipitata nell’abitazione dell’anziana. Dei truffatori, però non c’era più alcuna traccia.
I poliziotti hanno riferito che nella stessa giornata sono giunte altre due denunce in questura per altrettante truffe tentate ai danni di persone anziane.
Gli agenti hanno ascoltato i testimoni, acquisito le fotografie scattate dagli altri condòmini e posto sotto sequestro il computer, recuperato evidentemente in qualche discarica poiché inutilizzabile.
Quando la vittima è riuscita finalmente a contattare il vero nipote, al nord per lavoro, Gabriele ha spiegato alla nonna che non aveva ordinato alcun pc.
La famiglia della donna truffata, ancora sottoshock per quanto accaduto, ha voluto rivolgersi alla nostra redazione per spiegare agli altri anziani che in nessun caso è opportuno aprire la porta di casa agli sconosciuti, soprattutto se dovessero avere il sentore che si tratta di malintenzionati. In tal caso è necessario rivolgersi alle forze dell’ordine per incastrare i malviventi e prevenire ulteriori truffe.

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