Caos scuole: in attesa delle decisioni del sindaco di Isernia Giacomo d’Apollonio relative alla redistribuzione degli alunni, per garantire a tutti sedi adeguate, nel dibattito ormai in atto da settimane intervengono anche i consiglieri comunali di opposizione a Palazzo San Francesco. Lo hanno fatto chiedendo la convocazione immediata di un consiglio, aperto alla partecipazione del pubblico, per discutere dei vari aspetti legati a una delle tematiche più sentite, in questo momento, dalla comunità isernina.
Per questo è stata presentata istanza al presidente del consiglio comunale Giuseppe Lombardozzi affinché venga convocata al più presto la seduta. La richiesta è stata formulata dai consiglieri Rita Formichelli, Fabia Onorato, Filomena Calenda, Cosmo Tedeschi, Giovancarmine Mancini, Vincenzo Di Luozzo, Raimondo Fabrizio, Francesca Bruno, Andrea Galasso, Roberto Di Pasquale, Stefano Testa e Roberto Di Baggio.
Diversi gli argomenti che secondo gli esponenti di minoranza vanno esaminati, sempre al fine di trovare soluzioni adeguate e, per quanto possibile, definitive. Innanzitutto si chiede di analizzare la situazione attuale delle strutture scolastiche cittadine e di fare il punto sulla distribuzione degli alunni, anche in vista dell’apertura del nuovo plesso scolastico di San Leucio. All’amministrazione viene inoltre chiesto di illustrare in aula le iniziative intraprese per la messa in sicurezza di tutti gli edifici e, quindi, per la tutela di tutti gli alunni. Infine, la minoranza, chiede anche di conoscere quali determinazioni sono state assunte in tal senso.
Continua dunque a restare alta l’attenzione sull’emergenza sicurezza in città. Un problema da sempre molto sentito e ‘riesploso’ prepotentemente nelle ultime settimane. Come è noto, a infiammare di nuovo le polemiche, soprattutto da parte dei genitori, è stato l’annuncio da parte dell’amministrazione di assegnare il polo di San Leucio in fase di ultimazione alla scuola media Andrea d’Isernia e trasferire gli alunni della Giovanni XXIII a San Lazzaro. Scelte accolte e condivise da una parte dei genitori e, invece, contrastate da altre famiglie. Quello che ne è derivato è stato un dibattito acceso che si è scatenato soprattutto sui social, dividendo le mamme e i papà e dando vita a nuovi comitati.
Una situazione non facile da gestire, ma che ha come obiettivo finale quello di garantire edifici adeguati ai circa 2450 alunni che frequentano le scuole gestite dal Comune. Per il momento «Certo è – ha ribadito nei giorni scorsi il primo cittadino – che le due medie avranno una nuova casa e lasceranno le sedi storiche. Sul resto stiamo lavorando per cercare soprattutto di ridurre al minimo i disagi. È chiaro che un’operazione del genere creerà inevitabilmente dei problemi, ma se l’obiettivo finale è la sicurezza, qualche piccolo sacrificio sarà necessario».
Altra priorità per l’amministrazione è fare il possibile per non smembrare le varie scuole, «cercando di mantenerle unite– ha detto infatti il sindaco – sotto il profilo dell’efficienza, ma anche della didattica e della continuità, anche alla luce del fatto che stiamo parlando di scuole dell’obbligo».

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