Continuano a crescere i numeri dell’emergenza sanitaria a Isernia, come nel resto della provincia. Ieri il bollettino diffuso dall’Asrem ha accertato altri 4 casi. Il capoluogo pentro, uscito praticamente ‘indenne’ dalla prima ondata del coronavirus, continua a risultare il centro più colpito del Molise. Sono 4 i casi che si sono registrati nel corso della giornata di ieri, per un totale di 68.
A creare preoccupazione continua a essere il focolaio dell’istituto comprensivo San Giovanni Bosco, dove i contagi risultano essere – tra alunni, docenti e personale Ata – una trentina circa. E proprio a scopo cautelare, per limitare la diffusione del virus, il sindaco Giacomo d’Apollonio, di concerto con l’Asrem e con il dirigente scolastico Giuseppe Posillico, nei giorni scorsi ha ritenuto opportuno, con apposita ordinanza, sospendere le lezioni in presenza in tutto il polo di via Umbria fino a oggi. «L’istituto San Giovanni Bosco è quello che ha il maggior numero di casi registrati – ha ribadito d’Apollonio -. C’è ancora in corso un’indagine epidemiologica da parte dell’Asrem i risultati stanno via via arrivando. Questa mattina faremo il punto con il dirigente scolastico e con i medici dell’azienda sanitaria e decideremo il da farsi. Allo stato delle cose, verosimilmente, sarà necessario prorogare la sospensione delle lezioni in presenza ancora per qualche giorno. La nostra città è stata, come il resto della provincia, virtuosa – ha aggiunto il sindaco – nel periodo critico della scorsa primavera quando nel capoluogo i contagi si contavano sulle dita di una mano. Eravamo un esempio per tutto il Molise e non solo. Ora invece è cambiato tutto. E questo vuol dire che qualcosa non ha funzionato. Evidentemente le regole non sono state rispettate fino in fondo. L’uso della mascherina è diventato un optional e le distanze, lo abbiamo visto, non sono state sempre rispettate». Da qui l’ennesimo appello del sindaco alla popolazione affinché si seguano le misure previste, arma importante per evitare il contagio. Casi in crescita anche in provincia: ieri 12 in più a Castelpetroso, 1 a Colli, 1 a Cerro, 2 a Pettoranello, 1 a Pesche, 1 Sant’Agapito e 1 a Venafro.

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