Era nell’aria da un po’, ieri l’annuncio ufficiale dell’adesione a Fratelli d’Italia è arrivato direttamente da Sonia De Toma. L’ex assessora all’Istruzione del Comune di Isernia silurata giovedì scorso dal sindaco d’Apollonio, che le ha dato il benservito dopo sette anni di ‘fedeltà’, sceglie non a caso la sede elettorale dell’ex governatore Michele Iorio per dire la sua a proposito di questa ‘cacciata’ dal governo cittadino a soli cinque mesi dalla fine del mandato del generale della Finanza.
«Un gesto inconsulto» del sindaco, lo definisce la De Toma, sia per i tempi in cui la decisione è maturata sia per le ragioni che l’hanno determinata. Che non sono da attribuire a motivi amministrativi piuttosto ai recenti contrasti con il sindaco su alcuni provvedimenti. Una delibera in particolare di cui la De Toma non fa mistero: quella del bando per le nomine dei componenti del Nucleo Integrato di valutazione del 3 settembre e approvata all’unanimità dalla giunta municipale, a cui ha fatto seguito una determina dirigenziale che approva e pubblica l’avviso ma che sparisce dall’albo pretorio il 17 settembre quando già erano stata presentate 8 domande. Insomma con una procedura di gara in corso si decide di cambiare le regole del gioco. L’8 ottobre il sindaco chiede infatti una sospensione della procedura e una modifica della delibera. Si arriva dunque ad un’altra determina, racconta l’ex titolare dell’Istruzione a Palazzo San Francesco, modificata rispetto all’originale «nei presupposti per la partecipazione al bando. In quattro chiediamo spiegazioni al segretario e al primo cittadino «e credo che questo gli abbia dato fastidio».
Che abbia pagato anche la sua vicinanza morale col gruppo dei Popolari da sempre spina nel fianco di d’Apollonio? Macché, smentisce l’ex fedelissima del generale che rilancia: «Un’allusione del sindaco per giustificare qualche sua manovra sbagliata come quella di una anno mezzo fa visto che non si può certo dire che abbia una maggioranza bulgara».
Eletta con la lista di d’Apollonio nel 2016 e non avendo alcuna intenzione di finire la ‘carriera’ al termine di questa consiliatura, De Toma si è guardata intorno alla ricerca di un movimento pur rimanendo «moralmente e politicamente fedele al sindaco che ho sempre appoggiato e avrei continuato a farlo fino all’ultimo». La decisione di aderire al partito di Giorgia Meloni – che dalla nascita del Conte II continua a mangiare tutti i voti persi dalla Lega di Matteo Salvini – è stata accelerata dal decreto di d’Apollonio.

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