Avvio decisamente in salita per il confronto fra i partiti del centrodestra. Prevedibile, certo. Anzi anticipato dal tenore di dichiarazioni tutt’altro che concilianti, rese alla vigilia del primo summit dello schieramento che si è tenuto venerdì proprio ad Isernia. Elezioni attese, sebbene non si abbia ancora certezza di una data precisa in cui si terranno. Appuntamento elettorale ‘viziato’ dall’iter di una consiliatura – quella retta da Giacomo d’Apollonio che è sindaco riferibile (nelle intenzioni) al centrodestra – che ha dovuto faticare non poco per tenere in piedi la sua maggioranza che pian piano si è quasi sfilacciata. Distinguo, tanti. Migrazioni da un gruppo all’altro, parecchie. E sul tavolo del primo summit tutto questo ‘pregresso’ è venuto logicamente a galla. Ma era prevedibile, appunto. Lo avevano annunciato i protagonisti, nelle persone dei vertici regionali dei partiti che sono parte fondante dello schieramento. Una sorta di tutti contro tutti, in ricordo di cinque anni segnati da fratture che sembrano insanabili. Unica voce fuori dal coro quella di Forza Italia che, dalle intenzioni dichiarate proprio dalla coordinatrice regionale l’onorevole Annaelsa Tartaglione, intende lavorare ad uno schieramento unito, compatto e vincente. «Mi batterò fino all’ultimo minuto utile per ricucire ogni strappo» ha dichiarato proprio a Primo Piano nel corso di una lunga intervista. Il lavoro che attende la parlamentare azzurra sembra già di quelli ‘faticosi’. Il percorso si annuncia decisamente ad ostacoli, visto lo strano caso di Isernia dove il centrodestra al governo vede all’opposizione pezzi importanti di quello stesso centrodestra. Lega e Popolari su tutti, forza di governo in Regione Molise e ostinatamente minoranza a Palazzo San Francesco. La prima riunione dello schieramento ha messo in evidenza i primi distinguo: Popolari e Udc hanno chiesto di conoscere chi siano davvero gli alleati del centrodestra che vuole vincere ancora e conquistare lo scranno più alto. È pesata l’assenza al tavolo di Fratelli d’Italia e oggi si aggiunge il veto ad un d’Apollonio bis. La Lega lo ha spiegato chiaramente ai microfoni di Teleregione: ospite della trasmissione “Fuoco incrociato” andata in onda ieri sera (e in replica oggi, ndr) il coordinatore regionale, l’onorevole Jari Colla, stuzzicato dalla collega Rita Iacobucci a replicare ai distinguo di Fratelli d’Italia, assenti perché – come ha spiegato il coordinatore regionale Filoteo Di Sandro – alle richieste di incontro avanzate dal partito della Meloni per analizzare alcuni aspetti della situazione politica alla Regione, nessuno ha inteso dare seguito. «Mi spiace per questa polemica – replica l’onorevole lombardo – è stato un tavolo molto partecipato, con partiti e liste civiche, ognuno ha portato il proprio contributo. Non so a quale appello faccia riferimento Di Sandro – ironizza Colla – l’ultimo suo messaggio l’ho ricevuto nel novembre del 2019, forse lo avrà inviato a qualcun altro». Il mantra, anche per la Lega Molise, è uno: centrodestra unito, compatto, lo stesso che è stato ricevuto dal Presidente Mattarella in questi giorni di crisi di Governo. Lo stesso che ha vinto le Regionali con Toma presidente. «Mi auguro che si ritrovi unità e compattezza e che la mancata partecipazione sia stata figlia di distrazione. È chiaro che ai momenti di confronto occorra partecipare, io non mi sottraggo. Il centrodestra su Isernia può portare un messaggio e un contributo importante, nel segno del rinnovamento e della discontinuità». Ecco, prevedibile certo. Ma comunque non scontato che il niet ad un d’Apollonio bis arrivi già sul tavolo del primo confronto. «Occorre uno scatto in avanti, con un sindaco in grado di garantire l’unità del centrodestra, cosa che l’attuale primo cittadino non è stato in grado di fare – spiega senza mezzi termini Colla che ribadisce – centrodestra unito e un nuovo nome per il sindaco che sia garante dell’unità». Tante le Regioni a guida centrodestra, moltissime le città ascrivibili allo schieramento, Isernia dovrà essere una di queste. Ma nel segno della discontinuità. Colla insiste, sapendo di colpire Fratelli d’Italia : il sindaco d’Apollonio cinque anni fa aveva trovato nel partito della Meloni il principale supporter alla candidatura. «Ma è chiaro che dobbiamo presentarci compatti ovunque, a meno che qualcuno non voglia fare colpi di testa». Risuonano le recenti dichiarazioni di Michele Iorio, simbolo del centrodestra in Molise, organico a Fratelli d’Italia da qualche mese e spina nel fianco dell’attuale governatore Toma. Non è detto che lo schieramento sia quello ‘classico’, né quello visto a Isernia né quello che è maggioranza in Regione, ha detto qualche giorno fa proprio a Primo Piano. È questo il colpo di testa al quale si riferisce sibillino Colla?
red. pol.

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