A fine giugno l’eco della sommossa popolare in atto a Pietracatella arrivò fino alla Curia di Campobasso: per giorni, dopo la messa della sera, davanti alla chiesa i cittadini manifestavano il proprio dissenso in maniera pacifica chiedendo al vescovo di lasciare al suo posto il sacerdote che era entrato nei cuore di tutti. Dopo aver annunciato il trasferimento a Gambatesa di don Mauro Geremia (nella foto con padre Giancarlo), di fronte a una reazione tanto plateale monsignor Bregantini dovette ‘congelare’ la decisione. Ieri però la comunicazione ufficiale: nominato nuovo parroco di Pietracatella don Stefano Fracassi, che avrà come collaboratore padre Giuseppe Trisciuoglio, della comunità religiosa di Sant’Elia, e don Antonio Di Giorgio parroco emerito. È questa una delle decisioni assunte dal vescovo e dal vicario generale don Antonio Arienzale che – si legge della nota che ridisegna la mappa – dopo aver ascoltato i parroci e i loro collaboratori hanno concordato la distribuzione dei compiti e dei servizi pastorali in alcune parrocchie della diocesi di Campobasso-Bojano.
Così com’era ‘dal principio’, verrebbe da dire, don Mauro Geremia sarà il parroco di Gambatesa dove rimarrà anche don Giuseppe Nuzzi (parroco emerito). E se don Stefano Fracassi, parroco a Macchia Valfortore, sarà pure la guida spirituale della comunità che tanto si è battuta per don Mauro, a Monacilioni arriva padre Antonio Garofalo, mentre a Campolieto continuerà il suo mandato padre Antonio Garofalo.
L’unità pastorale “Maria Regina”, costituita dalle parrocchie di Sant’Elia, Macchia Valfortore e Pietracatella, sarà guidata da padre Giuseppe Trisciuoglio. La parrocchia di Monacilioni, invece, farà parte dell’unità pastorale “San pietro Celestino” che comprende le parrocchie, tutte vicine, di Petrella, Montagano, Castellino, Campolieto e Monacilioni, e sarà coordinata da don Domenico Di Franco.
Tutti i parroci entreranno in servizio nelle loro rispettive comunità domenica 11 ottobre.
«Questa unità interna sperimentata tra i nostri parroci, è per me, come vescovo e pastore – dice monsignor Bregantini – una grande consolazione nell’animo e di certo sarà di fecondo vantaggio pastorale e spirituale per i nostri fedeli, oltre che di esemplarità per tutti i confratelli sacerdoti. Affidiamo a Maria Vergine questi passi, compiuti insieme, in stile sinodale, invocando la sua materna benedizione sui nostri paesi».

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