La tragedia ieri pomeriggio in contrada Mazzocca, posto non lontano dal più famoso bosco. Donato Vassalotti si stava approvvigionando di legna. Infermiere, 46 anni, «molto ravveduto anche nei lavori di campagna», racconta chi lo conosceva bene. Non era uno sprovveduto, dunque.
Qualcosa deve essere andato storto. Dalle prime informazioni trapelate, l’uomo, in compagnia del suocero, stava tagliando un albero in un podere di famiglia. Inaspettatamente l’arbusto è venuto giù e lo ha travolto senza dargli scampo.
Nell’area, purtroppo, il segnale dei telefoni cellulari non è buono. Il familiare del 46enne ha raggiunto un’abitazione nelle vicinanze da dove è stato immediatamente lanciato l’allarme. Quando sono arrivati i soccorritori, purtroppo, nulla hanno potuto se non constatare il decesso dello sfortunato infermiere.
Donato lavorava con il 118. Una persona «straordinaria – spiega il sindaco Pietro Testa al telefono con la voce rotta dall’emozione -. Un caro amico, un marito esemplare, un padre attento e premuroso».
La notizia della disgrazia si è subito diffusa in paese, dove la vittima era conosciuta e ben voluta da tutti, generando sgomento e dolore. Il sindaco sta pensando di proclamare il lutto cittadino nel giorno dei funerali: Donato era uno che non si tirava mai indietro quando c’era da aiutare gli altri. Sempre in prima linea, sempre disponibile con tutti.
La salma ieri sera è stata trasferita all’obitorio del cimitero di Riccia a disposizione dell’autorità giudiziaria. Sul caso stanno operando le necessarie verifiche i carabinieri della locale stazione. Erano stato allertati anche i Vigili del fuoco, il cui intervento poi non si è reso necessario.
Donato Vassalotti lascia la moglie e due bimbi di 13 e 9 anni.
Una tragedia che coinvolge tutta la comunità di Riccia, già duramente messa alla prova dalla emergenza Covid.
ppm

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