Nel decreto legge approvato due giorni fa in materia di infrastrutture e mobilità dal Consiglio dei Ministri, oltre ai nuovi interventi per semplificare le procedure per gli investimenti, migliorare i servizi ai cittadini e alle imprese, aumentare l’utilità, la sicurezza e la sostenibilità di infrastrutture e sistemi di mobilità, c’è l’inserimento del porto di Termoli tra i porti dell’Autorità di sistema portuale del Mare Adriatico meridionale. A fine ottobre 2021 la Regione Molise aveva adempiuto alla richiesta di ingresso del porto di Termoli nell’Autorità di sistema portuale del Mare Adriatico Meridionale, presieduta dal professor Ugo Patroni Griffi, da noi intervistato proprio in quei giorni. Venne trasmesso sia al Capo di Gabinetto del Ministro delle infrastrutture e della mobilità sostenibili, Alberto Stancanelli, nonché al Coordinatore della Struttura Tecnica Missione del Mims Giuseppe Catalano, il carteggio relativo al dossier previsto dalla delibera della Conferenza unificata del 4 agosto scorso. Inviato lo step approvato in commissione a Palazzo D’Aimmo relativo al progetto di fattibilità tecnico-economica della seconda fase del primo intervento funzionale del Piano regolatore portuale di Termoli. Ci sarà più impulso sulle prospettive della Zes del Sole, che abbina Puglia e Molise. Abbiamo proprio interpellato il professo Patroni Griffi, che ha commentato così il decreto del Governo: «Il governo ha suggellato con un decreto il completamento di un percorso. Un percorso che consacra l’alleanza tra due Regioni, per molti versi simili e complementari, nella promozione dello sviluppo – portuale, logistico e industriale – dei propri territori. Il percorso era iniziato con l’autorizzazione della Zes interregionale adriatica, che già comprende oltre ai porti amministrati dalla Adsp del mare Adriatico meridionale i porti di Termoli e Molfetta, e che ora con la nomina del Commissario straordinario è completamente operativa. Sul piano logistico/industriale la regione MolDaunia coi tre porti di Termoli, Manfredonia e Barletta, con il potenziato aeroporto di Foggia, con i suoi nodi logistici e ferroviari, è fortemente attrattiva per gli investitori. In questo è favorita non solo dalla congeniale posizione geopolitica che la rende naturale approdo dei processi di reshoring in atto e dei traffici che insistono sul corridoio Adriatico (che ha ricevuto il riconoscimento di rete ten-t) e sul corridoio paneuropeo 8 (che include il corridoio nazionale Tirreno/Adriatico) che si estende dall’Italia alla Bulgaria e alla Turchia, ma anche dalla ampia possibilità di incentivi finanziari, dalla semplificazione burocratica e dalla eccellente qualità delle professionalità e della manodopera. Il porto di Termoli del processo di reindustrializzazione e di sviluppo economico e turistico dell’area è uno degli assets più promettenti. Dobbiamo da subito operare affinché le risorse già stanziate di traducano in opere e infrastrutture, traguardando gli ambiziosi obiettivi del piano regolatore portuale. La transizione energetica è densa di opportunità per i territori che le vogliano cogliere, e dobbiamo farci trovare preparati». Intanto, sempre sul fronte del porto (ma non il film con Marlon Brando), c’è stata l’esercitazione dell’aviazione marittima italiana, con due idrovolanti, impegnati nelle operazioni di ammaraggio, alla presenza del governatore Donato Toma, del sindaco Francesco Roberti e del comandante del porto, Amedeo Nacarlo. Volo di esibizione, ammaraggio, flottaggio, ormeggio, presso la Marina di San Pietro, di due idrovolanti dell’Aviazione Marittima Italiana, operazioni di fly test effettuate per la prima volta in Molise. Manovre spettacolari che hanno catturato l’attenzione del pubblico presente. L’Aviazione Marittima Italiana, associazione con sede a Gallipoli, ha un know-how consolidato in Italia e all’estero. Gli idrovolanti rappresentano un pezzo di storia importante anche nel nostro Paese, dove esistono una trentina di idroscali. Da sottolineare l’azione che l’associazione sta portando avanti finalizzata proprio al recupero e alla valorizzazione di questi scali. «Abbiamo assistito a un evento particolare – ha affermato il presidente della Regione Molise, Donato Toma – un’iniziativa del tutto innovativa e degna di nota. I test posti in essere – ha continuato – sono significativi rispetto a un eventuale utilizzo di questi velivoli in operazioni di Protezione civile, ma vanno anche inquadrati nella prospettiva di un sistema integrato di mobilità che andrebbe a migliorare i collegamenti tra il Molise e le altre aree italiane ed estere, in particolare con i Paesi dell’altra sponda dell’Adriatico. Termoli – ha concluso il presidente – può essere candidata ad ospitare un idroscalo, che darebbe maggiore impulso all’intera costa molisana. Di ciò terremo conto nel prossimo Piano regionale dei Trasporti».

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