Si è sentita male, con sintomi all’apparenza influenzali, ma dopo due giorni, le condizioni peggioravano, e allora è stato chiamato il 118, che ha portato una 58enne residente a Termoli, dove vive con marito e figlia, a finire al Pronto soccorso dell’ospedale San Timoteo. I congiunti immaginavano che si trattasse dell’australiana, che aveva mietuto così tante infezioni sul territorio. Invece, un medico della divisione di Medicina d’urgenza, Riccardo D’Uva, ha intuito la natura del contagio, avviando subito le terapie. «Vogliamo ringraziare il medico del San Timoteo per la capacità che ha avuto di individuare questo problema, intuizione che ha salvato la vita alla nostra cara. Era arrivata in condizioni disperate, con la prospettiva di un trasferimento all’istituto Spallanzani, dando poche speranze di uscirne. Ma proprio grazie al medico D’Uva ora è uscita dal tunnel, anche se resta ricoverata per completare il ciclo di profilassi sanitaria. Ce l’ha riportata in vita». «Lo scorso 10 gennaio, all’arrivo del 118, sembrava non ci fosse nulla da fare. Ma la Tac eseguita sulla donna e in meno di mezz’ora è stata applicata la terapia corretta e sono già tre giorni che mangia da sola», il racconto dei familiari della 58enne.

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