Daspo Urbano a Terror Bomber, ma la città lamenta la fievolezza del provvedimento. Le indiscrezioni che abbiamo pubblicato nelle ore successive ai “fattacci” di sabato 11 marzo, quella sera di ordinaria follia (o straordinaria?) in cui il 36enne noto alle cronache come Terror Bomber fu portato in commissariato dopo aver aggredito un disabile, creato scompiglio in centro e anche dato noia, non poco, a dei minorenni, sono state riscontrate tutte nella nota ufficiale di ieri, con cui la questura ha reso noto di aver disposto un Daspo Urbano per il giovane già noto alle forze dell’ordine. «Nella serata dello scorso 11 marzo, nel centro cittadino di Termoli, alla presenza di numerosi astanti, un uomo con precedenti penali si è reso responsabile di aggressione nei confronti di un’altra persona, creando con il proprio comportamento particolare preoccupazione nei tanti che in quel momento si trovavano a transitare. Successivamente si è reso responsabile di ulteriori atti illeciti, anche verso minorenni. All’arrivo del personale della Polizia di Stato del Commissariato, l’uomo ha continuato a creare scompiglio ed è stato accompagnato presso i propri uffici per gli accertamenti del caso. Per le condotte tenute, il questore di Campobasso, anche alla luce del significativo allarme sociale prodotto in quella comunità, ha disposto l’avvio dell’istruttoria per l’irrogazione del Divieto di accesso e stazionamento in alcune aree di quel centro e presso determinati esercizi pubblici ai sensi dell’articolo 13 bis del D.L. n. 14 del 2017 sul cosiddetto “Daspo Urbano”. Il relativo procedimento è stato curato dalla divisione di Polizia anticrimine della questura di Campobasso, sulla base degli accertamenti svolti dal personale del Commissariato di Termoli; il provvedimento è stato emanato dal Questore, prevedendo nei confronti dell’autore dei comportamenti censurati il divieto, per la durata di due anni, di frequentare gli esercizi pubblici del centro di Termoli, in particolare quelli situati nell’area cittadina teatro dei fatti». Dai social, roventi le reazioni: «E certo, della serie non li facciamo andare per il corso così non li vedono in tanti quando fanno certe cose ed abbiamo risolto il problema«, «Per lui cure adeguate, se volete recuperare un’anima persa e il daspo datelo pure a quell’ammasso di gente che si crea ad una certa ora, una cosa vomitevole, una cartolina di Termoli meravigliosa, non si riesce nemmeno a passare, tra persone con bicchieri e bottiglie di alcool lasciate poi dappertutto, per passeggiare si deve chiedere permesso». Insomma, anche il “mucchio selvaggio” nel mirino.

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