Slitta a domani l’autopsia sulle salme dei tre operai deceduti nella fabbrica-deposito Sabino Esplodenti di Casalbordino. Ieri mattina, alla Procura di Vasto, formalizzato solo il conferimento dell’incarico ai medici legali, che eseguiranno l’accertamento irripetibile sui cadaveri delle tre vittime dell’incidente avvenuto lo scorso 13 settembre. L’esame sarà eseguito mercoledì all’ospedale di Chieti dal dottore Pietro Falco e dalla dottoressa Rossella Ferrante. Saranno presenti anche i consulenti di parte D’Ovidio per gli indagati e Scioli per i familiari. Saranno presenti anche i Carabinieri del Ris, per analizzare le polveri esplodenti e i materiali di risulta dell’ordigno bellico su cui, da come sembra, stava lavorando una delle tre vittime. Complessivamente sono otto le persone iscritte nel registro degli indagati con l’ipotesi di omicidio colposo aggravato. Cinque su otto sono già sotto processo a Vasto per l’esplosione del dicembre 2020. Il prefetto di Chieti ha sospeso la licenza all’azienda. Nel frattempo il prefetto di Chieti, Mario Della Cioppa, ha disposto con decreto la sospensione di tre licenze e attualmente l’intera area è sotto sequestro. Lo scorso venerdì, 15 settembre, sul luogo della tragedia sono giunti anche i Ris di Roma per raccogliere indizi utili a capire se l’esplosione sia stata cagionata da una spoletta difettosa di una granata di artiglieria, o da un errore umano.

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