Non così drastica e drammatica la visione di scenari futuri per la Fim-Cisl del Molise, che con il segretario regionale Riccardo Mascolo ha ribadito come la versatilità e la poliedricità dello stabilimento di Termoli di Rivolta del Re potrebbe reggere anche alla frenata del mercato dell’auto nel gruppo Fca e più in generale per tutto l’Occidente. Mascolo ha chiesto lumi sulle scadenze degli operai in programma nei prossimi giorni e pare che il capo del personale non abbia avuto nulla da comunicare. Ma la Fim-Cisl osserva comunque con piglio severo ciò che accade a valle, ossia a Cassino, dove vengono assemblati i motori prodotti a monte, nella fabbrica di Termoli. «Questa comunicazione non è certamente positiva, soprattutto se la rapportiamo alle stesse previsioni aziendali fornite non meno di 3 mesi fa. Siamo passati da un’ipotesi di stabilizzazione a tempo indeterminato a una proroga parziale dei contratti in somministrazione in scadenza». Così Ferdinando Uliano, segretario nazionale della Fim, commenta la decisione di Fca sui precari di Cassino. «Da metà settembre – spiega – abbiamo avuto segnali che ci hanno fatto preoccupare: il rientro dei lavoratori di Pomigliano che erano in missione temporanea a Cassino, le fermate collettive con i permessi retribuiti. L’azienda ci ha comunicato l’impossibilità di rispondere alla nostra richiesta di prorogare tutti gli 800 somministrati. Le previsioni aziendali sono di una ripresa dei volumi e di un possibile reinserimento dei restanti somministrati già a partire dai primi mesi del 2018. Come sindacato riteniamo sia necessario costruire tutte le condizioni per dare una garanzia occupazionale a questi 500 lavoratori, per noi è indispensabile fin da ora introdurre il diritto di priorità ai prossimi inserimenti, costituendo un apposito ‘bacino’ come abbiamo fatto in altri accordi, per questo ci siamo aggiornati a giovedì per proseguire il confronto con Fca». Secondo Uliano, “E’ indispensabile definire a breve l’incontro per tutto il settore come prevista dal contratto specifico di primo livello, a partire dalle situazioni critiche di Pomigliano, Mirafiori, Modena, Melfi». In questo elenco Termoli non c’è, anche se si parla solo di carrozzerie e non di meccanica. L’auspicio è che continui a non esserci…

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