Giro di vite a Termoli sull’igiene urbana. Per la terza volta sugli ultimi 3 appalti, cambia la società che gestirà la raccolta dei rifiuti, la differenziata, lo spazzamento, insomma, tutto quello che afferisce l’ambiente. Ad aggiudicarsi l’appalto dall’importo complessivo a base di gara per la durata di 7 anni di 33.872.288,66 euro senza Iva, è stata la società Rieco, di Isernia. Battute il gestore uscente Teramo Ambiente, che aveva nell’incarico in portafoglio a Termoli uno dei rami più floridi della sua attività, e la Tekneko, che gestisce il servizio per buona parte dell’Unione dei Comuni Basso Biferno. L’aggiudicazione è avvenuta attraverso la valutazione dell’offerta economicamente più vantaggiosa e dell’offerta tecnica, in risposta al capitolato molto dettagliato attraverso cui l’amministrazione Sbrocca nell’ottobre 2016 bandì la gara a quasi un anno e mezzo dalla scadenza ufficiale dell’appalto TeAm (tutt’ora in regime di prorogatio) anche per evitare le lacune della gestione ormai in dirittura d’arrivo. Ma in città occorrerà estendere una rete di monitoraggio contro le discariche abusive, come quelle sistematiche in via Rio Mare a Termoli e sulla Bufalara, la strada della Bufalara, che congiunge la statale 87 e la parte di Pantano Alto con il nucleo industriale e la zona di Marinelle. Campeggiano cartelli che vietano l’abbandono di rifiuti, ma deve essere considerato una sorta di lasciapassare.
E così fioccano buste e altri tipi di lasciti ecologicamente meno neutrali… Non sappiamo ancora dove saranno dislocate e insediate le telecamere del patto per la sicurezza, l’auspicio è che coprano anche quelle zone dove si commettono con periodicità imbarazzante reati ambientali.
Un vero e proprio scempio per innesti viari che magari non sono panoramici, ma comunque fanno transitare in loco anche persone e automobilisti che non sono del posto e si faranno una idea molto precisa del controllo del territorio.
Peraltro, la legge punisce l’abbandono di rifiuti con la sanzione amministrativa pecuniaria da 105 a 620 euro. Come riporta il portale specializzato laleggepertutti.it «Se l’abbandono di rifiuti sul suolo riguarda rifiuti non pericolosi e non ingombranti si applica la sanzione amministrativa pecuniaria da 25 a 155 euro.
Il colpevole è inoltre tenuto a procedere alla rimozione, all’avvio a recupero o allo smaltimento dei rifiuti ed al ripristino dello stato dei luoghi (in caso di mancato ottemperamento scattano sanzioni penali piuttosto gravi).
Ma vi è di più, per la fattispecie che prevede il reato di realizzazione di discarica abusiva di rifiuti urbani e speciali si riferisce anche al mero ripetitivo accumulo nello stesso luogo di sostanze oggettivamente destinate all’abbandono con trasformazione, sia pure tendenziale, del sito, degradato dalla presenza dei rifiuti. Inoltre, integra tale fattispecie di reato anche la condotta di accumulo di rifiuti che, per le loro caratteristiche, non risultino raccolti per ricevere nei tempi previsti una o più destinazioni conformi alla legge e comportino il degrado dell’area su cui insistono».

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