Silvio Berlusconi sarà a Termoli domani sera e sabato a Campobasso. Lo ha annunciato l’onorevole Mara Carfagna, vice presidente della Camera dei Deputati di Forza Italia ieri sera nella città adriatica. «Queste elezioni riguardano il destino della vostra terra, serve il contributo di tutti. – così la Carfagna – che è arrivata in Molise per sostenere la campagna elettorale di Donato Toma e subito ha fatto intendere che sarà una sfida tra il Movimento Cinque Stelle ed il centrodestra. Una sfida che da come ha riferito, vedrà in campo un Movimento che ha già dato prove di governo “terrificante” in città come Roma, Torino e Livorno. La sfida – ha continuato l’onorevole Carfagna – è tra chi non ha nessuna esperienza come i Cinque Stelle che non hanno mai guidato una regione e chi ha già dato esperienza di governo in più parti d’Italia. Un modello di saper governare che interesserà anche il Molise grazie a Donato Toma». Ad accompagnare l’onorevole Mara Carfagna erano presenti la parlamentare Annaelsa Tartaglione, l’europarlamentare Aldo Patriciello e il candidato consigliere di Forza Italia Rita Colaci. Prima dell’intervento della Carfagna anche i saluti di Francesco Roberti, capogruppo consiliare al comune di Termoli. Poi quelli di Rita Colaci, già assessore alla provincia di Campobasso e desiderosa di dare una rappresentanza a Termoli ed il basso Molise in questa tornata elettorale. Rita Colaci, che ha organizzato la conferenza stampa, ha riferito alla Carfagna di volersi impegnare anche per le donne ipotizzando una sorta di reddito per le casalinghe che al pari degli altri svolgono la propria attività tra le mura domestiche. Ma anche creare opportunità di lavoro per i più giovani al fine di farli crescere, lavorare e realizzare in Molise. Dalla Carfagna invece l’invito a essere tutti coinvolti in una campagna elettorale che può cambiare la faccia della regione dopo l’esperienza negativa del centrosinistra. «Intanto facciamo attenzione a non caricare eccessivamente queste elezioni di un significato che non hanno – ha spiegato Mara Carfagna -. Saranno certo destinate ad incidere sull’evoluzione che a livello nazionale porteranno alla formazione di un nuovo governo. Ma in ballo c’è la possibilità per questo territorio di voltare pagina. Di lasciarsi alle spalle una stagione nerissima. Il Molise è la regione che cresce meno in Italia e nel mezzogiorno è la regione dove la disoccupazione continua ad aumentare. Specialmente quella giovanile. Sono tanti I giovani costretti ad abbandonare questa terra per studiare e trovare lavoro. Anche il tasso di povertà raggiunge proporzioni che devono preoccuparci. In ballo il 22 aprile c’è il futuro di questo territorio che deve essere affidato in mani salde. Di chi ha già dimostrato di saper governare». Passando alla politica nazionale Mara Carfagna non ha risparmiato frecciate all’indirizzo di Di Battista, Di Maio e i Cinque Stelle che vorrebbero un governo senza Forza Italia. “Devo dire – ha concluso l’onorevole Carfagna – che dimostrano non solo di avere problemi con geografia, grammatica e i congiuntivi. Ma anche con il diritto costituzionale. Con i rudimenti della democrazia. Non si puo’ escludere dal governo del Paese la coalizione che ha vinto le elezioni. Non si può escludere dal governo quel partito che ha contribuito alla vittoria delle elezioni. Ma, soprattutto, non accettiamo veti da quel partito che è arrivato secondo. Perchè Di Maio è arrivato secondo e non spetta a lui la possibilità di imporre veti e non accettiamo nessun tentativo di calpestare la nostra storia. Gli ricordiamo che la storia di Forza Italia non è una storia di cui vergognarsi ma di cui andare fieri. Di che cosa dobbiamo vergognarci, di aver messo allo stesso tavolo Bush e Putin, e oggi sappiamo quanto sarebbe importante avere un governo ed un premier autorevole per mettere allo stesso tavolo Russia e Stati Uniti con tutto quello che sta accadendo in Siria? Di cosa dovremmo vergognarci, di aver alzato le pensioni minime? Di aver indicato Mario Draghi alla presidenza della Banca Centrale Europea, di aver innalzato le pensioni minime, di aver abolito l’Imu sulla prima casa, di aver abolito la tassa sulle successioni e di aver varato la legge sullo stalking e di aver messo in campo provvedimenti per tutelare la sicurezza e la dignità delle donne italiane. Questa è la nostra storia e non permettiamo a nessuno di calpestarla. Non ci fermiamo qui, vogliamo andare avanti, forti della nostra storia, e dare il nostro contributo per costruire un paese migliore. Lavoro, tasse, sicurezza, immigrazione, povertà. Noi ci siamo e siamo pronti a fare la nostra parte. Siamo pronti a parlare dei problemi della nostra Italia e degli italiani. C’è invece chi non vede l’ora di occupare poltrone. Parlano tanto di rivoluzione e innovazione ma mettono in campo riti da prima repubblica che non fanno bene al Paese. In serata Mara Carfagna è poi intervenuta ad un evento a Campomarino organizzato dal consigliere regionale Nicola Cavaliere. Altro momento per parlare e discutere con i cittadini del cambiamento che hanno in mente Forza Italia ed il centrodestra per la prossima legislatura. Ad aprire le danze, prima di tuffarsi nella “Pista” a Campomarino, è stata la deputata neo eletta in Puglia e coordinatrice regionale: «E’ giusto girare anche i piccoli centri che si sentono abbandonati, abbiamo fatto sintesi con Toma e unito il centrodestra che è stato contaminato da tanti piccoli satelliti che hanno cercato di scalfirci». Poi lancia l’assist al ticket Carfagna-Colaci: «Quando tu eri Ministro delle pari opportunità la Colaci era presidente della commissione regionale Pari opportunità». A seguire ha rotto il ghiaccio anche Aldo Patriciello, «Mara ci rappresenterà al meglio è rappresenterà il nostro partito, siamo grati per quello che fa Mara, è un punto di riferimento – poi punta i riflettori sul territorio – Termoli e l’Area Costiera sono una delle zone più ricche e importanti, fiore all’occhiello del Molise dove c’è grande vivacità imprenditoriale, ma c’è bisogno che ci sia maggiore accordo con la Regione. Per questo puntiamo su Toma, persona pragmatica, concreta e guida manageriale, di cui abbiamo bisogno perché le regioni si confrontano con i conti e le minori risorse e quindi avere una persona che conosca i meccanismi del bilancio regionale è una cosa importante. Bisogna saper stare vicino al mondo che produce, chi fa politica non si deve vergognare di essere vicino a chi produce, una regione cresce se c’è lo sviluppo, oggi chi fa politica si deve preoccupare di creare condizioni di sviluppo con prevalenza della meritocrazia dei 185 candidati il 99% sono persone nuove ed è una straordinaria campagna elettorale».

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