E’ iniziato ieri mattina il viaggio delle reliquie di San Timoteo verso Roma. Un desiderio che tempo fa don Benito Giorgetta aveva esternato durante un incontro privato con il Santo Padre. Un desiderio che è diventato subito realtà grazie a Papa Francesco che in questa seconda decade di gennaio regalerà momenti indimenticabili a tutta la Diocesi di Termoli e Larino. Ieri mattina tutto si è concretizzato dopo la funzione religiosa officiata dal vescovo monsignor Gianfranco De Luca. Un momento significante e indimenticabile per tutti coloro che hanno San Timoteo come proprio riferimento personale. Un momento di gioia nel quale non è mancata neanche qualche lacrima nel momento in cui le reliquie hanno lasciato la basilica del centro storico della città adriatica. Le reliquie di San Timoteo faranno rientro in città il 26 gennaio prossimo ma intanto i fedeli si godono questo momento che vedrà la sua massima intensità il prossimo 25 gennaio in Vaticano a Roma quando le reliquie di San Timoteo raggiungeranno la basilica di San Pietro per la funzione religiosa che sarà officiata da Papa Francesco. Ieri dopo aver lasciato Termoli, San Timoteo scortato dagli omonimi cavalieri ha raggiunto nella capitale la chiesa di San Paolo fuori le mura dove rimarrà per qualche giorno. Il 22 gennaio si terrà il pellegrinaggio dei fedeli della Diocesi che raggiungeranno Roma per visitare la tomba di San Pietro mentre in seguito si terrà l’udienza generale con il Santo Padre mentre a seguire la Professione di fede e la celebrazione eucaristica del vescovo Monsignor Gianfranco De Luca nella basilica di San Pietro. “Significa – ha spiegato Don Benito Giorgetta – condividere nella gioia la ricchezza tutti insieme questo momento. Il corpo di San Timoteo arriva oggi (ieri per chi legge n.d.r) nella basilica di San Paolo Fuori le Mura a Roma. Ricongiungiamo il discepolo con il figlio prediletto del maestro con il suo maestro. La circostanza dell’ottavario della preghiera dell’unità dei cristiani avvalora e impreziosisce ulteriormente questo gesto che la Diocesi di Termoli e Larino sta compiendo. San Timoteo è avvolto dal manto della provvidenza. Provvidenzialmente e occasionalmente San Timoteo è stato rinvenuto nella basilica cattedrale di Termoli, e provvidenzialmente Papa Francesco ha accettato la richiesta di accogliere il corpo di San Timoteo a Roma». Della delegazione che si è recata nella capitale per accompagnare le reliquie di San Timoteo ha fatto parte anche il vescovo Gianfranco De Luca che, prima di partire da Termoli, ha inteso ringraziare il Santo Padre per la disponibilità di un gesto che sarà ricordato per sempre da tutti i fedeli del basso Molise. «Questi momenti – ha spiegato il vescovo De Luca – si vivono con profonda gratitudine e con un senso di forte di responsabilità. Sono circostanze intese come interpellanze alla nostra esistenza cristiana, personale e comunitaria. E’ un’occasione questa voluta dal Papa che è una grazia per tutti noi. Rientrare in un ascolto profondo ed obbediente della parola di Dio, dentro questo contesto è maturata questa richiesta che poi il Papa ha fatto sua nei nostri confronti. C’è poi anche l’aspetto di Timoteo che torna a Roma presso Paolo, una dimensione affettiva e che si riferisce alla fede. Quella relazione di padre e figlio tra Paolo e Timoteo è nata grazie alla fede. Che San Timoteo sia stato ritrovato a Termoli è poi una circostanza attraverso la quale il Signore ha voluto donarci qualcosa di importante e che sia di riferimento per le chiese orientali. Timoteo è riferimento per i fratelli delle chiese orientali, una vocazione specifica e speciale per noi all’ecumenismo, un desiderio di incontrare e comunicare alle persone l’amore di Dio e con loro fare un tratto di cammino con insieme». Le reliquie del “figlio prediletto” dell’apostolo Paolo, portate in spalla di Cavalieri di San Timoteo, partite alla volta di Roma hanno raggiunto, nel pomeriggio, la Basilica di San Paolo fuori le Mura dove la delegazione diocesana formata dal Vescovo, dal parroco di San Timoteo, don Benito Giorgetta, dai Cavalieri e da altri rappresentanti, è stata accolta dalla Comunità Monastica.
Ha presieduto il rito di accoglienza don Roberto Dotta, Abate dell’Abbazia di San Paolo fuori le Mura alla presenza del Cardinale J. M. Harvey, arciprete della Basilica, del vescovo di Termoli-Larino Gianfranco De Luca e della Comunità Monastica.
L’urna contenente il Corpo di San Timoteo è stata collocata sull’altare della Confessione dove resterà esposta alla venerazione dei fedeli provenienti da tutto il mondo nel corso di tutto l’Ottavario di preghiera per l’Unità dei cristiani fino a sabato 25 gennaio quando il Santo Padre Francesco presiederà i Vespri solenni ecumenici in San Paolo.

ppm

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