Come annunciato, ieri mattina secondo step per la perizia sulla Fiat Panda rossa al cui interno fu ritrovato il corpo senza vita della 42enne Victorine Bucci. Una delicata inchiesta, il cui clamore mediatico ha acceso addirittura i riflettori nazionali da quasi un mese. Gli accertamenti irripetibili sulla Panda sono terminati intorno all’ora di pranzo, mentre contestualmente, sempre ieri mattina sono stati compiuti altri rilievi al porto, con una simulazione di caduta della utilitaria, svolta usando un secondo modello. Tra gli elementi emersi nelle ultime ore, quello che i finestrini fossero aperti, della terza marcia inserita e che nel quadro di avviamento la chiave era inserita sullo spegnimento. La Procura ha dato 90 giorni all’ingegnere Giovanni Russo, dovrà stabilire da dove e in che modo l’auto di Vicky sia finita in acqua fornendo ulteriori elementi agli investigatori. Dalle prime immagini del recupero l’auto sequestrata e trasferita nell’officina alla periferia Sud della città era priva di paraurti e di altre parti della carrozzeria anteriore.

EB

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