Cento carabinieri del comando provinciale di Torino stanno eseguendo un’ordinanza di custodia cautelare in carcere nei confronti di una decina di persone ritenute responsabili, a vario titolo, di concorso in traffico internazionale e detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti e (per uno degli arrestati) sfruttamento della prostituzione Nel corso delle indagini, condotte sul territorio nazionale e all’estero, i militari dell’Arma hanno sequestrato oltre 4 tonnellate e mezzo di marijuana, 36 kg di cocaina e 62 kg di hashish per un valore complessivo di 8 milioni di euro. Bloccati inoltre 15 corrieri. «Torino si conferma un importante crocevia nell’ambito del traffico internazionale di sostanze stupefacenti», è il commento del colonnello Francesco Rizzo, comandante provinciale dell’Arma. Come riferisce il quotidiano La Stampa: «L’indagine che ha permesso di smascherare questa banda composta da trafficanti italiani e albanesi è partita dallo spaccio di strada, dagli arresti di pusher attivi soprattutto nella zona di San Salvario e nel parco del Valentino. L’attività dei carabinieri è durata circa due anni. «Torino – spiega il colonnello Francesco Rizzo, comandante provinciale dei carabinieri – si conferma un importante crocevia nell’ambito del traffico internazionale di sostanze stupefacenti. L’odierna operazione condotta dall’Arma in stretta sinergia con il gruppo criminalità organizzata, comune e sicurezza urbana della Procura ha infatti documentato come la cocaina giungesse nel capoluogo piemontese direttamente dal Sudamerica attraverso la rotta olandese, mentre marijuana ed hashish importati dai paesi balcanici ed in particolar modo dall’Albania da corrieri che sbarcavano clandestinamente con veloci natanti sulla costa adriatica, specie nelle province di Ravenna e Campobasso».

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