Non a tutti è andata giù la decisione del sindaco di Termoli, Francesco Roberti, di sospendere l’attività didattica fino al 28 novembre, almeno. La pandemia e le misure di contrasto e contenimento al dilagare del Covid-19 hanno riproposto ancora una volta le difficoltà delle famiglie con bambini speciali. Il lockdown le ha messe a dura prova e non solo, anche la chiusura delle scuole. Così, arriva una testimonianza da chi ha oggettivi problemi a organizzare in casa propria la didattica a distanza, proprio per la diversa vivacità di chi ha attitudini di apprendimento distinte, che necessitano di sostegno. «E i bambini “speciali”? Con i tempi difficili che stiamo vivendo, come era prevedibile, non a torto, bensì a ragione il nostro sindaco Francesco Roberti ha ordinato la chiusura delle scuole per una settimana, visto il diffondersi di casi di positività nell’ambiente scolastico. Tutti i bambini sono stati messi in didattica a distanza: il problema sorge con i bambini “speciali” i quali non tutti possono seguire le lezioni in modalità telematica. Nelle regioni adiacenti, come l’Abruzzo, essi hanno la possibilità di frequentare le lezioni a scuola con la presenza di insegnanti di sostegno ed educatori, così da consentire la continuità didattica pur garantendone la sicurezza. Noi genitori di bambini “speciali” ci chiediamo se la stessa modalità possa essere applicata anche nei nostri istituti scolastici. Ci auspichiamo che tutti gli Organi Competenti, si riuniscano per trovare una soluzione a questo problema». Così come annunciato nei giorni scorsi, nella mattinata di ieri sono state avviate le attività di sanificazione, disinfezione e igienizzazione dei locali di tutte le scuole comunali di Termoli. Una pulizia straordinaria che si è resa necessaria a seguito dei casi di contagio da Covid-19 che si erano registrati nelle ultime ore. La sanificazione sarà ultimata solamente nei prossimi giorni al fine di permettere agli alunni di riprendere regolarmente le lezioni in presenza dal prossimo lunedì 30 novembre 2020. Infine, una lettera indirizzata al primo cittadino: «Egregio signor sindaco, sono una cittadina della nostra Termoli. Le scrivo in merito alla sua decisione sulla chiusura delle scuole. Comprendo benissimo che ci troviamo in un periodo difficile ma ciò che non condivido è non aver tenuto conto che nell’ultimo decreto non sono stati previsti congedi Covid per la didattica a distanza riguardante i figli che frequentano la scuola primaria. Di conseguenza, forse come tante altre famiglie in cui entrambi i genitori lavorano (per di più anche fuori regione), mi trovo in difficoltà. La ringrazio per la sua attenzione. Distinti saluti».

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