Sono 17 i contagi di ieri a Termoli e 65 in basso Molise, di cui 12 a Campomarino. Intanto, Carabinieri del Nas ieri all’ospedale San Timoteo, dopo la segnalazione di assembramenti nei corridoi per le vaccinazioni del personale compreso nella prima fase. «Buongiorno, sono un operatore sanitario e questa mattina ho ricevuto il vaccino nella sede dell’ospedale San Timoteo. Purtroppo nel corridoio dell’attesa si sono verificati assembramenti. Forse se avessero scaglionato gli ingressi tutto questo non si sarebbe verificato. In questo momento non ci possiamo permettere questi errori, visto il numero dei contagi in crescita». Questo uno dei messaggi che hanno avviato i controlli, i militari dell’Arma del comando di Campobasso del Nucleo antisofisticazione e sanità ha preso i nomi di tutti coloro che sono stati sottoposti a vaccinazione ed erano presenti nei corridoi. Ma la notizia di ieri, che ha lasciato atterriti i cittadini del basso Molise e non solo è stata quella relativa alla studentessa 20enne di Termoli, ricoverata dalla tarda serata di giovedì nel reparto di Terapia intensiva Covid dell’ospedale Cardarelli di Campobasso. E’ stata trasferita dopo un breve passaggio nel reparto di Malattie infettive.
Lei, originaria di Foggia, vive a Termoli, dove frequenta l’istituto alberghiero Federico di Svevia. Era tra i positivi da diversi giorni, improvvisamente si è aggravata. Le notizie che giungono dal Molise sull’emergenza Covid non sono che progressivamente sempre più drammatiche. Uno degli aspetti che stanno emergendo a causa della diffusione della variante inglese sul territorio, specie nel basso Molise, sono il drastico abbassamento dell’età dei pazienti ospedalizzati e l’aggressività del virus, che rende più difficile la cura. Su questo, forse a causa di una medicina del territorio non attrezzata a curare a domicilio i contagiati in modo efficace, occorrerebbero molte più unità Usca in collegamento col distretto sanitario di base, è stata anche sconfessata la prima opinione data dagli esperti a livello italiano, che parlavano di alta contagiosità, ma non di maggiori rischi per i pazienti. In Molise non è così. La notizia della ragazza in Rianimazione conferma questa analisi, l’auspicio è che ne possa uscire al più presto e che altrettanto presto guarisca. Secondo un esperto che abbiamo contattato, anche sui più giovani, se non ci sono cure domiciliari incisive, si arriva all’ospedalizzazione in condizioni assai critiche, con una ventilazione invasiva che non sempre permette di risolvere i guai provocati dal coronavirus. Per fortuna, pare che nel caso della 20enne le condizioni non siano così estreme. Intanto, nelle ultime ore, anche l’ospedale San Timoteo di Termoli diviene centrale nel bollettino dei ricoveri Covid, in cui da ieri è comparso la prima volta. Tre i pazienti trasferiti nelle ultime 24 ore dal reparto di Medicina d’urgenza all’ala Covid insediata nell’ex Unità semplice di Urologia.

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