Giornata di riflessione quella odierna per Eustachio Macari, che dovrà decidere se prorogare l’ordinanza di chiusura delle scuole oppure far trascorrere la scadenza del precedente provvedimento e, di conseguenza, dare il via libera al ritorno in classe degli alunni già da domani.
A Sesto Campano la situazione è comunque delicata. Nei giorni scorsi l’Asrem ha comunicato altri quattro casi di positività: si tratta di tre bambini tra i 3 e i 5 anni e un’adulta. Il numero dei contagiati è salito così a sei in paese.
Ieri pomeriggio l’amministrazione comunale ha chiamato i cittadini – soprattutto i più giovani e in età scolare – a fare tamponi rapidi antigenici in piazza “Romandino” a Sesto Campano bassa. A carico delle casse comunali il costo del tampone rapido, per arrivare a delineare anche la tracciabilità del contatto.
Così, si è scoperto che su quasi 100 test eseguiti, nessuno è risultato positivo. Un segnale che lascia ben sperare e che potrebbe far propendere l’ago della bilancia della decisione se riapre o no le scuole dalla parte del rientro in classe. Almeno quelle classi “Covid-free”.
Il primo cittadino aveva invitato alla massima partecipazione allo screening, facendo appello alla responsabilità e al senso civico «perché solo così possiamo capire l’effettiva diffusione del virus nel nostro comune».
Relativamente all’infanzia il sindaco comunque emanerà una ordinanza di proroga della chiusura mentre per la primaria e la secondaria di primo grado per il momento Macari sembra quindi orientato a far riaprire.
In ogni caso, c’è grande preoccupazione a Sesto Campano per questi ultimi casi di positività al Covid-19, soprattutto perché sono interessati i bambini delle scuole cittadine.
L’amministrazione comunale ha sottolineato il momento delicato per la comunità sestolese. Occorre non abbassa la guardia in questo momento caratterizzato dalle riaperture. «Continuare a tenere la mascherina e a osservare lo distanziamento tra le persone, fondamentale per evitare di ritornare indietro- ribadisce il sindaco Macari-. Come amministrazione stiamo facendo l’impossibile per stare vicino alla gente».

M. F.

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