Conca Casale, iscritti nelle liste elettorali 149 cittadini, all’unico seggio del Comune si sono recati appena in 78. Qualche curiosità c’è comunque perché della coalizione di centrodestra, la Lega risulta essere il primo partito con 13 voti contro i 10 di Fratelli d’Italia, mentre il Movimento 5 Stelle si conferma anche qui primo partito con 15 voti. Forza Italia con 9 voti, mentre il Partito Democratico quasi scompare da tutte le orbite con appena 3 voti.
Il sindaco Riccardo Prete cerca di analizzare questo risultato andando al di là del piccolo centro dove da primo cittadino si è tirato fuori dalla mischia essendo a capo di una maggioranza civica.
«È stata una delle campagne elettorali più brutte e prive di contenuti della storia repubblicana – commenta il sindaco di Conca Casale –. Infatti, l’affluenza alle urne è stata la più bassa di sempre. A Conca Casale solitamente il richiamo del voto è fortissimo. Questa volta, nelle settimane e nei giorni antecedenti alle elezioni, in paese nessuno discuteva o si confrontava in merito. Al di là del risultato dello scrutinio – prosegue il sindaco Prete – che ovunque ha premiato il centrodestra che era l’unica vera coalizione in campo, occorrerà riflettere con serietà sul dato dell’astensionismo. Fenomeno che in questa tornata ha colpito pesantemente anche Conca Casale. Noi come amministrazione comunale non abbiamo fatto campagna elettorale perché siamo una lista civica e perché vogliamo continuare a pensare principalmente all’amministrazione del territorio. Non commento i risultati perché sono evidenti ed erano anche un po’ scontati, con una sinistra inesistente e con una destra con il vento in poppa. La cosa che mi preme far risaltare è che gli italiani hanno premiato il partito di opposizione a Draghi, mentre dall’altra parte si parlava di questa fantomatica agenda Draghi a colazione, pranzo e cena. Del resto anche il dato del M5S testimonia che più ci si dichiarava lontani dal premier e più gli italiani apprezzavano. Per il bene dell’Italia, adesso dobbiamo sperare che si formi un governo solido che affronti il delicato periodo storico che si intravvede all’orizzonte e che comunque dall’altra parte si riformi un campo riformista in modo da consentire sin dalle prossime elezioni una scelta vera tra politiche di un segno o dell’altro. Infine vorrei sottolineare il dato di Conca Casale, nel suo piccolo, e comunque in controtendenza: primo partito il M5S e secondo, staccato di pochissimo, unione popolare. Nel complesso, tuttavia, ha vinto la coalizione di centrodestra, con altro dato in controtendenza, Fratelli d’Italia basso. La speranza – conclude il primo cittadino – ora è che il futuro governo presti grande attenzione ai piccoli comuni che sono l’ossatura della Penisola».
M.F.

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