La costruzione della centrale turbogas a Presenzano prosegue. Proprio ieri da queste stesse colonne abbiamo riferito dell’autorizzazione da parte del Comune dell’alto Casertano alla deroga dei limiti per le emissioni acustiche in cantiere. Allo stesso tempo avevamo riferito del silenzio tombale in cui è caduta nel frattempo la politica.
Ieri, però, la giunta comunale di Sesto Campano ha inteso “parlare”. Con un atto forte, almeno politicamente. L’esecutivo del sindaco Luigi Paolone (nessuno del gruppo sarà ricandidato alle imminente Amministrative del 20 e 21 settembre) ha infatti affidato incarico legale a due avvocati per esperire la strada penale contro la realizzazione dell’impianto termoelettrico.
Ciò in virtù del fatto che il Comune di Sesto Campano «risulta interessato, come ente limitrofo, dal procedimento per l’autorizzazione alla costruzione di una turbogas in area di Presenzano».
L’azione, del resto, era stata stimolata dal Consiglio comunale, che in data 20 novembre 2019 aveva fornito alla giunta apposito indirizzo per: «manifestare la ferma e netta opposizione, per quanto di propria competenza, alla realizzazione della centrale turbogas di Presenzano in
tutte le sedi opportune ed, eventualmente, instaurando anche un giudizio nelle competenti sedi giudiziarie; verificare l’effettiva valutazione da parte del Ministero dell’incidenza di effetti perversi dovuti alla presenza, in un ristretto ambito territoriale, di più opifici similari (termovalorizzatori, centrali elettriche e termoelettriche)».
A seguito di tale indirizzo, l’esecutivo aveva dato apposito incarico professionale ad un legale che a seguito delle attività di accesso agli atti, «comunicava all’ente l’assenza nella documentazione esaminata del parere sfavorevole, in materia sanitaria, rilasciata dalla Asl numero 1 di Caserta nel 2009 per l’opificio in questione».
Dunque, secondo la giunta; «l parere dell’Asl di Caserta, come comunicato dall’avvocato, è obbligatorio e vincolante e ove non fosse stato acquisito e considerato nell’ambito dell’istruttoria che ha proceduto la concessione dell’autorizzazione rilasciata all’Edison Spa, assume un rilievo decisivo ai fini della illegittimità dell’intera procedura autorizzatoria espletata in sede ministeriale».
Sempre a parere dell’avvocato, «essendo esperiti i termini per un’impugnazione amministrativa dell’autorizzazione stessa, è possibile esperire una azione in sede penale affinchè emergano profili di responsabilità in merito a tale assenza documentale, attraverso la redazione di un esposto e della documentazione a corredo dello stesso».
Tuttavia, «la predisposizione dell’esposto e la valutazione delle carte richiede l’apporto di un legale specializzato in tematiche ambientali e penali, professionalità non rinvenibile nell’organico dell’ente, già esiguo e oberato dagli adempimenti esistenti; ed effettuate le opportune valutazioni in ordine all’individuazione dei professionisti da incaricare, avuto riguardo all’argomento, si è ritenuto di dover conferire l’incarico agli avvocati Carlomagno e Marandola congiuntamente, considerato che l’avvocato Carlomagno ha un curriculum di tutto rispetto nelle tematiche ambientali ed ha finora rappresentato l’ente nella procedura acquisendo un patrimonio di studio ed informazioni sulla presente tematica che non può essere disperso, e considerato che è opportuno affiancare all’avvocato Carlomagno un legale di estrazione penalista con esperienza in ambito di diritto sanitario».
Nel caso in esame, la motivazione dell’affidamento diretto «consiste nella necessità di esperire e depositare in tempi brevi e prima dell’avanzamento della costruzione dell’opera, una azione penale affinchè emergano responsabilità in merito all’assenza di un documento necessario e vincolante per l’iter autorizzatorio, nonché nella esperienza dei professionisti nelle materie ambientali, sanitarie e penali».
Stando così le cose, la giunta del sindaco uscente Luigi Paolone ha conferito «formale mandato congiunto agli avvocati Carlomagno e Marandola di esperire per nome e conto del Comune un’azione penale attraverso studio, redazione e deposito di esposto/denuncia relativo all’emersione delle responsabilità per le assenze documentali evidenziate legate alla realizzazione della centrale termoelettrica in territorio del Comune di Presenzano».
Un atto fortissimo quello del Comune di Sesto Campano. Staremo a vedere se sortirà gli effetti sperati. Anche alla luce delle dichiarazioni del ministro dell’Ambiente Sergio Costa che in una diretta Facebook ha parlato di oggettiva aggressione ambientale ai danni della Piana di Venafro. Da sottolineare pure il grande impegno delle parlamentari 5 Stelle, maggioranza in Parlamento, Margherita Del Sesto, Rosalba Testamento e Vilma Moronese (presidente commissione Ambiente al Senato), sempre in prima linea ad incontri, assemblee e manifestazioni contro la turbogas.

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