«Una riconversione che fatica a decollare». È il commento del dirigente Cisal Antonio Martone a termine dell’incontro che si è avuto nella mattinata di ieri presso l’ex stabilimento Unilever di Pozzilli. Al tavolo i vertici delle due proprietà “P2P” e “Unilever” e i rappresentanti di Cigl, Cisl, Uil e Cisal, per fare il punto della situazione. In una nota congiunta i sindacati, insieme alle rappresentanze sindacali aziendali hanno comunicato «l’impossibilità della continuazione della Cigs attivata nel 2022 che andrà a consuntivo a dicembre 2023. La causa del ritardo della partenza del nuovo progetto di joint venture con P2P. – spiegano i sindacati – ascrivibile ai ritardi autorizzativi ministeriali e di Invitalia (arrivati solo a giugno 2023), non consente la proroga della Cigs dal primo gennaio 2024 al 31 dicembre 2024 (avendo terminato la capienza di due anni, nel quinquennio mobile, previsto dalla normativa vigente), pertanto, la situazione di oblio porrebbe le maestranze sena alcuna copertura economica da fine anno corrente». Dopo l’incontro di ieri presso lo stabilimento di Pozzilli, Cgil, Cisl, Uil e Cisal hanno chiesto un tavolo urgente per la individuazione degli ammortizzatori sociali per la Unilever di Pozzilli, alla presidenza della Regione Molise, all’assessorato al Lavoro e alle attività produttive e all’Associazione Industriali del Molise. Nella nota i vertici dei sindacati più rappresentativi chiedono «la convocazione che deve avere la connotazione della massima urgenza». Abbattere le burocrazie per tutelare i lavoratori: sembra questo il messaggio che i sindacati fanno giungere al presidente Roberti dopo quanto appreso dai vertici delle aziende P2P e Unilever. I vertici di P2P, l’azienda che è subentrata alla vecchia proprietà, lamenta la mancata pubblicazione del Decreto che libera i finanziamenti annunciati da Invitalia; la vecchia proprietà, invece, deve garantire lo stipendio ai lavoratori fino a che non ci sarà la ripartenza del nuovo stabilimento che è prevista per gennaio 2025. È quanto hanno chiesto i sindacati all’incontro di ieri mattina e che ribadiranno anche in Regione, non appena verrà convocato l’incontro richiesto. «Riteniamo necessario –aggiunge ancora una volta Antonio Martone della Cisal –, in questa fase, cercare di coinvolgere di nuovo le Istituzioni preposte alla salvaguardia dell’economia locale ed al rilancio occupazionale del territorio. Ci aspettiamo un intervento fattivo del presidente della Regione e dell’assessore al Lavoro per superare le difficoltà burocratiche e per guidare il percorso legato agli ammortizzatori sociali necessari per tutelare i lavoratori». Insomma, i lavoratori e i sindacati, ancora una volta, si sentono presi in giro dalla politica, soprattutto dopo che, in piena campagna elettorale, era stata annunciata la firma del Ministro Urso sul Decreto Invitalia che invece tarda ad arrivare. E questo ritardo causa la mancata presentazione alla Regione del progetto per l’autorizzazione unica.
Marco Fusco