L’argomento inquinamento nella Piana di Venafro è stato uno dei temi affrontati ieri dal governatore Donato Toma nella conferenza di fine anno. L’emergenza ambientale è dunque al vaglio del Regione: il presidente della giunta ha riferito sia riguardo allo studio epidemiologico di tipo eziologico che verrà eseguito dal Cnr (manca solo l’ok definitivo alla convenzione tra Comune di Venafro e Centro di ricerca) che riguardo alle contromisure. «Con il presidente della Provincia nonché sindaco di Venafro e con il prefetto stiamo valutando quali provvedimenti adottare».
Come è noto, nei giorni scorsi la centraline Arpa di via Campania ha registrato il 35esimo sforamenti del livello massimo di Pm10, facendo scattare formalmente l’allarme. Negli ultimi giorni, dal 22 dicembre per la precisione, le stazioni di monitoraggio sembrano essere andate in ferie: nessun dato è disponibile da quella data.
Intanto, sul tema è tornato a bomba il consigliere regionale Vittorio Nola. L’esponente del Movimento 5 Stelle ha infatti inviato una nota ufficiale alla prefetto di Isernia Cinzia Guercio chiedendo la convocazione urgente di un tavolo per affrontare l’emergenza ambientale. Nella lettera alla prefetto, Nola specifica di voler «parteciparLe la preoccupazione di molti corregionali in merito alle molteplici emergenze ambientali che attanagliano diverse aree del territorio molisano e, in particolar modo, la provincia di Isernia».
Quindi, il consigliere regionale segnala come «negli ultimi mesi stiamo assistendo ad un moltiplicarsi di sollecitazioni, sia di natura politica che provenienti dalla società civile, volte a stimolare i vari soggetti competenti in materia ad attuare le necessarie azioni correttive per ridurre al minimo l’inquinamento ambientale e preservare la salute dei cittadini». A Cinzia Guercio, il grillino ha ricordato pure che c’è una sua specifica mozione consiliare depositata dal gruppo del Movimento 5 Stelle Molise ed ancora in attesa di discussione in aula. «Purtroppo, ad oggi, le esortazioni proposte non hanno sortito alcun effetto sociale e ambientale di rilievo. Di converso, stiamo assistendo ad un aumento delle segnalazioni afferenti, risalenti e irrisolti casi di inquinamento, nonché riguardanti nuovi, potenziali, pericoli ambientali. Per quel che concerne l’area del venafrano, la situazione più preoccupante per la salute dei cittadini, e per l’ambiente in generale, deriva dai recenti e ripetuti sforamenti dei livelli di inquinamento da “polveri sottili”, registrati dall’Arpa, attraverso le centraline posizionate nella città di Venafro. Trattasi di particelle, quelle registrate nella Piana di Venafro, che purtroppo hanno la peculiarità, chimico-fisica, di restare nell’aria più a lungo così da penetrare maggiormente nell’apparato respiratorio». A conti fatti, «in tale contesto – ha sottolineato Nola -, sono auspicabili interventi da attuarsi in tempi brevi, senza quindi attendere gli esiti dello studio epidemiologico».
Inoltre, secondo l’esponente 5 Stelle «la mancanza di programmi specifici e azioni mirate alla salvaguardia dell’ambiente o azioni volte alla riduzione dell’inquinamento derivante dal traffico su gomma, uniti al mancato aggiornamento dei Piani ambientali già presenti, come il piano rifiuti e quello sulla qualità dell’aria, rappresentano una evidente carenza che non può essere più rimandata e che andrebbe al più presto risolta».
Dunque, la richiesta è di organizzare, in tempi celeri, un tavolo tecnico con il governatore della Regione, i vertici nazionali Anas e Ispra, Arpa Molise e Asrem.

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