«Le operazioni effettuate rappresentano un risultato di estrema rilevanza nella lotta al traffico di stupefacenti portata avanti costantemente dalle Forze dell’ordine e da questa Procura della Repubblica, sia per i quantitativi rilevanti di sostanze sequestrate tra il 15 aprile e la giornata di ieri (lunedì, ndr), sia per il ruolo, ritenuto di primissimo piano, di M.P. nel traffico di sostanze illecite nella provincia di Isernia ed in particolare nell’area del Venafrano». Così il procuratore Carlo Fucci ieri nella conferenza stampa per dare i numeri dell’operazione portata a termine lo scorso lunedì nel centro storico di Venafro. Svelati tutti i dettagli dell’operazione, da dove è partita e i protagonisti coinvolti, già noti alle Forze dell’ordine per gli stessi reati e finiti dietro alle sbarre anche nella precedente operazione “Gomorra venafrana”.
Come ha spiegato il procuratore Fucci, nella giornata di lunedì scorso «personale della Questura di Isernia, diretta dal questore Vincenzo Macrì e segnatamente della Squadra Mobile ha eseguito, su delega di questo ufficio, una misura cautelare di custodia cautelare in carcere nei confronti di un soggetto, M.P., residente a Venafro, gravemente indiziato di essere l’effettivo proprietario del consistente quantitativo di cocaina sequestrato presso l’abitazione di due giovani venafrani incensurati in data 15 aprile 2023, pari a 371 grammi netti di sostanza, allora costituente il più ingente sequestro di cocaina nella Provincia di Isernia avvenuto negli ultimi anni. Il sequestro e l’arresto dei due giovani nel mese di aprile, difatti, costituivano solo l’esito parziale di indagini già in corso condotte dal suddetto Ufficio di P.G., dirette dalla Procura della Repubblica di Isernia attraverso il magistrato delegato ed il coordinamento del procuratore, nelle quali già si ipotizzava che i due detenessero stupefacenti per conto di M.P., il quale era stato osservato recarsi frequentemente presso l’abitazione dei predetti, anche in orari notturni, verosimilmente per prelevare le sole dosi necessarie al successivo spaccio. La prosecuzione delle indagini – ha aggiunto il procuratore Fucci – ha permesso di confermare tale ipotesi e condurre alla richiesta al gip di emissione della misura cautelare carceraria eseguita nella giornata di ieri. Nel corso delle operazioni, inoltre, su disposizione di questo ufficio venivano eseguite perquisizioni personali e presso i veicoli e le abitazioni nella disponibilità del M.P., le quali permettevano di recuperare ulteriori 17 grammi circa di cocaina, suddivisi in diverse dosi, e ben 900 grammi circa di hashish, oltre ad 8.500 euro in contanti ritenuti provento di spaccio, detenuti da M.P. presso l’abitazione ove risiedeva con la compagna. L’ulteriore sequestro di tali notevoli quantitativi di stupefacente ha determinato l’arresto in flagranza per il reato di detenzione a fini di spaccio sia del M.P., già comunque destinatario della custodia cautelare in carcere disposta per i fatti del mese di aprile 2023, che della compagna, attualmente in stato di arresto presso l’abitazione della madre in quanto indiziata di essere consapevole ed attiva concorrente del proprio partner nella detenzione degli stupefacenti. Questi, d’altronde, nel mese di maggio 2018 venne già tratto in arresto in flagranza per la detenzione di 56 grammi di cocaina e di circa 7 chilogrammi di marijuana, oltre che per resistenza e lesioni nei confronti del personale della medesima Squadra Mobile della Questura di Isernia e per la detenzione illecita di una pistola: all’esito di due gradi di giudizio veniva condannato dalla Corte di Appello di Campobasso alla pena di anni 2 e mesi 2 di reclusione, risultata evidentemente insufficiente ad indurre il soggetto a non reiterare il reato. Ritengo opportuno evidenziare che le indagini di cui sopra – ha concluso il capo della Procura di Isernia – assestano un ulteriore importante colpo all’attività di spaccio in questa provincia dopo quello del febbraio 2023 quando, con le indagini della Squadra Mobile di Isernia coordinate da questa Procura della Repubblica, si è posto fine ad una altro rilevante circuito di spaccio di cocaina, di hashish e di marijuana, proveniente principalmente dalle piazze di rifornimento di Roma, che inondavano la provincia di Isernia.
È doveroso riconoscere l’ottimo ed importante lavoro, complessivamente, svolto dalla Procura della Repubblica di Isernia e dalla Squadra Mobile della Questura di Isernia al fine di contrastare il preoccupante fenomeno dello spaccio di sostanze stupefacenti in Provincia di Isernia e di accertare i responsabili dello stesso. Il procedimento si trova nella fase delle indagini preliminari. Nei prossimi giorni entrambi gli indagati potranno fornire la propria versione dei fatti al gip in sede di interrogatorio, fornendo elementi a propria discolpa».

Commenta

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

*

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.