Rischiare di morire in fabbrica per un infarto a causa di procedure di soccorso lente e farraginose. E’ questa la denuncia fatta dal segretario regionale della Uil Giuseppe Minicucci sulle conseguenze del malore che ha colpito stamani un dipendente di uno stabilimento di Termoli, nel nucleo industriale. “Nonostante le normative prevedano una formazione costante e continua del personale sul primo soccorso non si è potuto intervenire vista la gravità del caso e la mancanza di personale formato allo scopo – ha riferito Minicucci – i colleghi quindi hanno chiesto l’intervento del medico presente nel vicino stabilimento Fiat il quale ha comunicato l’impossibilità ad intervenire poiché le norme aziendali gli vietano di recarsi al di fuori dello stesso stabilimento e non si poteva neanche disporre dell’ambulanza in quanto la stessa è stata dismessa, spontaneo pensare ad una omissione di soccorso. L’ambulanza dell’ospedale San Timoteo è arrivata a 35 minuti dall’infarto. La Uil molisana denuncia questo gravissimo episodio ed invita l’assessore Di Sandro a porre in essere ogni possibile e legittimo atto per garantire la salute e la sicurezza dei lavoratori molisani non essendo sicuramente giustificabile attribuire al deficit della sanità molisana la sicurezza sui luoghi di lavoro e la mancanza di un presidio medico di pronto intervento, 35 minuti in un caso del genere sono un eternità.

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