I carabinieri del Nas, stamani, hanno notificato il provvedimento cautelare a trenta indagati, come sottolineato dal procuratore capo di Larino Ludovico Vaccaro nella conferenza stampa tenuta in tribunale alle 13.45 insieme al comandante regionale del Nas Antonio Forciniti e al comandante della compagnia di Termoli Paolo Nichilo
Si tratta di Ambrosio Nicola, Caruso Almerindo Antonio Donato, Chimisso Pietro Antonio Luigi, Ciavarro Antonio, Elio Ciccarelli, Colino Nicola, Corvo Giovanni, D’Antono Maria Isabella, De Carlo Carmela Natalizia, Degnovivo Sergio, D’Egidio Mauro, De Gregorio Pietronilla, Di Bernardo Leo, Evangelista Giuseppe, Giorgetta Nicolino, Mancini Pardo, Marinelli Paola, Matassa Paolo, Mattia Giuseppe, Monteferrante Domenico, Orlando Lidia, Papalia Anna Lucia, Piermatteo Gaetano, Plinio Maria Antonietta, Ragni Matteo, Ruggiero Maria Antonietta, Salvatorelli Fiorella, Sciarretta Paola, Spidalieri Ivana, Vassalli Marisa Amalia.
Per l’accusa, per anni si sarebbero messi d’accordo per truffare lo stato e l’Azienda sanitaria regionale scambiandosi badge magnetici, timbrando al posto di colleghi che non c’erano, anche in orari assurdi, come le 5 e 50 del mattino, facendo risultare in servizio sempre nello stesso momento anche chi si recava a Termoli da fuori. A nulla sono serviti gli interrogatori di garanzia disposti dal gip Aceto in primavera, per tutti e 45 i convocati in tribunale sono state chieste le misure cautelari, anche se il magistrato pescarese ha ritenuto di accoglierne solo due terzi, ovverosia 30, sospendendo i dipendenti per due mesi.

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