Il candidato presidente del centrosinistra modello “campo largo coi 5s”? Dovrà essere un politico. Preferibilmente, un politico. Questo l’identikit tracciato al tavolo della coalizione “in costruzione” e che ha visto ieri pomeriggio il debutto anche del partito Volt (c’era Umberto Di Giacomo) e del movimento Molise Solidale (con Gian Franco Massaro e Antonio D’Ambrosio).
Un riepilogo delle puntate precedenti, quindi, con l’illustrazione del perimetro – no ai transfughi del centrodestra, si è detto nelle riunioni che si sono già svolte – e «dell’idea di regione che abbiamo», ha sintetizzato a margine il coordinatore 5s Antonio Federico (insieme a lui c’erano anche i consiglieri regionali Patrizia Manzo e Valerio Fontana). Presenti anche i socialisti (Marcello Miniscalco), Verdi (Leo Terzano e Maripina Rubino) che hanno proposto di ampliare il dialogo a “Un altro Molise è possibile”, Sinistra italiana (Gigino D’Angelo), Articolo 1 (Francesco Totaro) e i dem (Giovanna Viola, Antonio D’Alete e Luciano Sposato, il segretario Facciolla era bloccato a casa da problemi di salute). Molise Domani è invece alle prese con le vicissitudini interne, il presidente Pastò si è dimesso. Al prossimo summit, però, gli alleati contano che il movimento tornerà.
L’esigenza che a guidare lo schieramento sia una figura con esperienza politica è stata espressa da più parti. Il che potrebbe essere un no alla proposizione del prof della Sapienza De Santoli (su cui spinge il presidente dei pentastellati Conte), ma pure ad altre ipotesi circolate, per esempio quella del giornalista Iannacone.
Al prossimo vertice si comincerà a tirar fuori i nomi. L’auspicio di tutti è che si trovi una sintesi al tavolo. Altrimenti, il Pd rispolvererà le primarie e i 5s diranno di no.
ritai

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