Adesso i governatori di Forza Italia vogliono garanzie sull’autonomia differenziata voluta dalla Lega. Ad Arcore, nel vertice con Silvio Berlusconi, i presidenti delle Regioni del Sud hanno manifestato preoccupazione per il gap con il Nord e chiesto che tutti territori abbiano pari dignità alla partenza della riforma.
Il Cavaliere, ha raccontato Il Messaggero ieri, ha ascoltato con attenzione, condiviso i timori dei suoi uomini e rassicurato sulla posizione che Forza Italia terrà in Parlamento: «Prima vanno finanziati i Lep, superando la spesa storica e garantendo una vera perequazione tra Nord e Sud. Poi, si può approvare la legge».
Ed è proprio questa la critica mossa dal fronte contrario alla riforma (opposizione dem e sindacati) soprattutto a chi, come i governatori forzisti del Meridione, ha detto sì al testo in Conferenza delle Regioni. Governatori a cui ora le garanzie “a voce” della premier e del ministro Calderoli evidentemente non bastano più.
Finanziare i livelli essenziali delle prestazioni – e non soltanto «definirli», come prevede il progetto del ministro degli Affari regionali – non è un’operazione a costo zero: le stime indicano in almeno 4-5 miliardi all’anno i fondi necessari per colmare i divari Nord-Sud su scuola, sanità, infrastrutture.
I parlamentari azzurri si apprestano quindi a chiedere che vengano stanziate le risorse necessarie.
«Prima di procedere con l’autonomia, dobbiamo sapere quanto avremo a disposizione per garantire i
servizi essenziali. Altrimenti non reggiamo», il messaggio che Toma, Schifani, Occhiuto e Bardi avrebbero consegnato giovedì a tavola al Cav.
Il pranzo a Villa San Martino era stato convocato per discutere di diverse della riorganizzazione del partito sul territorio, delle amministrative (e si è parlato anche delle regionali del Molise con il sostanziale via libera di Berlusconi all’uscente Toma secondo quanto riferito dal governatore) e di altre questioni
«Ma dopo l’aperitivo di benvenuto, uno dei piatti principali sul menù (insieme a gnocchetti, spaghetti alla chitarra, roast-beef e cassata siciliana per dessert) ha finito per essere proprio quello dell’autonomia», ancora dal Messaggero di ieri.
«Nessuno vuol sottrarsi alle proprie responsabilità», la linea di Occhiuto. «Purché il Sud sia messo in condizione di partire alla pari con il Nord». Sulla stessa linea Toma. «Altrimenti non ci stiamo: per il Meridione sarebbe una presa in giro. E su questo tutta Forza Italia è assolutamente compatta, garantisce il presidente».

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