Le colombe sperano ancora. I falchi si godono lo spettacolo di un centrosinistra che adesso vorrebbe farla finita con un braccio di ferro che è stato devastante ma non riesce a trovare una quadra onorevole.
Numerosi i contatti fra i due fronti nelle ultime ore. Anche ad altissimo livello. Frattura e Ruta, che da tempo non parlavano direttamente e le poche volte che è accaduto di recente non lo hanno fatto con grande piacere evidentemente, si sarebbero sentiti ieri. L’esodo di ‘amici’ e amministratori verso il centrodestra, o comunque il disimpegno per non rischiare brutte figure in una partita che dalle parti del centrosinistra è considerata persa in partenza, hanno avuto la meglio sui motivi di divisione. Entrambi i ‘generali’ si sarebbero convinti della necessità di fare un passo indietro. Ma a favore di chi? Rappezzare un accordo dopo mesi di accuse e lacerazioni presenta comunque le sue difficoltà.
La partita, secondo uno dei più navigati colonnelli (una colomba), si chiuderà oggi. «E se ci fosse un’intesa sarebbe tutt’altra partita», aggiunge. Così, invece, è certo che la battaglia sarà per il terzo posto. In Consiglio la rappresentanza sarebbe ridotta al lumicino. Forse una testimonianza.
Nomi alternativi a quello di Ruta e Frattura ne sono circolati tanti. Dopo il gran rifiuto di Antonio Di Pietro, sono stati fatti quelli di Rossella Gianfagna (preside campobassana), Lino Gentile (sindaco di Castel del Giudice), Corrado Di Niro (presidente Acem), la ex deputata Laura Venittelli, l’assessore all’Agricoltura Facciolla. Finora, però, nessuno sbocco a trattative prima stentate e ora sempre più frenetiche.
L’ultima offerta del Pd sarebbe stata sul nome di Carlo Veneziale. E a dire no sarebbe stato Molise 2.0. Un’intesa difficile, comunque, ma a questo punto obbligata.
Entrambi i fronti del centrosinistra stanno intanto lavorando alle liste. Un lavoro che si è complicato man mano che cresceva la sensazione che l’avversario dei 5 Stelle sarà il centrodestra di Toma. Perché lì è cominciato l’esodo. Comunque, qualche certezza pure al momento c’è. Della squadra del Pd dovrebbero far parte la segretaria regionale Micaela Fanelli, probabilmente proverà la corsa a Palazzo D’Aimmo la Venittelli, e gli assessori uscenti Carlo Veneziale e Vittorino Facciolla. Quest’ultimo ha messo su anche la sua lista civica, Unione per il Molise si chiamava già nel 2013, che dovrebbe schierare il sindaco di Guglionesi Leo Antonacci, il capogruppo uscente del Pd Domenico Di Nunzio e l’assessore comunale di Termoli Ferrazzano. Anche l’altro componente dell’esecutivo Pierpaolo Nagni dovrebbe contarsi con una propria squadra, Civica popolare di Lorenzin, ma non è detto che sarà candidato in prima persona. Tra gli altri, in lista dovrebbe esserci Carmelo Parpiglia.
Dal fronte Molise 2.0 pure filtrano i primi nomi. Nella lista di Liberi e Uguali torna in campo Francesco Totaro, su Isernia un nome di richiamo sarebbe invece quello di Rita Formichelli, candidata a sindaco contro D’Apollonio. Campopiano, già in lizza alle politiche, pure potrebbe cimentarsi di nuovo. Così anche il presidente del Consiglio comunale di Campobasso Michele Durante. Il rettore dell’Unimol Palmieri, dopo le politiche, invece escluse una nuova sfida per le regionali. Poi, aggiunge qualcuno da LeU, tutto può succedere fino a sabato. Della lista del presidente Ruta, invece, fa parte Costanza Carriero.
r.i.

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