Le misure restrittive emanate l’8 e il 14 marzo per fronteggiare il primo ‘esodo’ dalle zone colpite dal coronavirus hanno funzionato. E visto che la fase 2 che comincia lunedì consentirà di spostarsi da una regione all’altra per rientrare al domicilio, abitazione o residenza, è
prevedibile un altro consistente esodo verso il Molise: persone che per studio o lavoro hanno resistito finora fuori ma che intendono approfittare della possibilità, ampiamente annunciata, data dal dpcm del 26 aprile.
Per questo il governatore Toma ha di fatto messo in quarantena chiunque rientri in Molise da ovunque, fino al 10 maggio, e chi uscirà dalla regione per più di 24 ore e vi farà poi rientro.
Lo ha fatto, supportato dalla relazione dell’Asrem e ritenendo necessario «adottare misure in grado di ridurre il possibile rischio di incremento del contagio anche al fine di non vanificare le azioni fino ad oggi poste in essere per ripristinare le condizioni sanitarie e ambientali idonee a consentire la ripresa delle attività economiche e sociali nel territorio molisano», si legge nell’ordinanza 24 firmata ieri.
Chiunque, alla data del 4 maggio abbia soggiornato per più di 24 ore negli ultimi 14 giorni fuori dal Molise, ha l’obbligo di comunicare il rientro entro due ore al proprio medico di medicina generale ovvero al pediatra di libera scelta o ai numeri 0874.313000, 0874.409000 ovvero ai seguenti indirizzi email coronavirus@asrem.org; dipartimentounicoprevenzione@asrem.org. Dovrà inoltre
osservare, salvo diversa disposizione da parte del competente servizio regionale di sanità
pubblica, la quarantena obbligatoria per 14 giorni e quindi osservare il divieto di spostamenti e viaggi, rimanere raggiungibile per ogni eventuale attività di sorveglianza. Infine, in caso di comparsa di sintomi, dovrà darne immediata comunicazione all’Asrem attraverso i numeri di telefoni e le mail indicate.
Stessi obblighi per chi dal 4 al 10 maggio esca dal Molise per più di 24 ore e vi faccia poi rientro.
Chi, invece, soggiorna in regione per motivi di lavoro, di assoluta urgenza o di salute non deve comunicarlo all’Asrem né osservare la quarantena. A condizione però che utilizzi dispositivi di sicurezza individuale (mascherina e guanti monouso) durante la circolazione nel territorio molisano, anche se effettuata per motivi diversi da quelli lavorativi, e, se non ricoverato presso strutture sanitarie, applichi l’isolamento fiduciario domiciliare al di fuori dell’attività lavorativa.
I gestori di servizi di trasporto dovranno comunicare all’autorità sanitaria territorialmente competente, attraverso gli stessi numeri telefonici ed indirizzi mail, i nomi di coloro che hanno viaggiato e la tratta di percorrenza. Anche questa volta, Toma attiva il whistle blowing: se qualcuno viene a conoscenza della violazione della quarantena obbligatoria può farne segnalazione riservata alle mail coronavirus@asrem.org e dipartimentounicoprevenzione@asrem.org.
Sul fronte della lotta al contagio e della sicurezza degli operatori sanitari, il sindacato Fismu ieri sera ha fatto sapere, mostrando apprezzamento per la scelta, che Asrem sottoporrà i medici di famiglia al test molecolare per la ricerca del Covid.
red.pol.

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