Era pronto a rinominare l’assessore regionale della Lega, ma poi ha sentito la maggioranza e chi più chi meno i consiglieri hanno detto a Toma che era meglio soprassedere.
Fra i suoi e la Lega, che formalmente in Consiglio non ha eletti, il governatore Donato Toma ha scelto i suoi.
E al Carroccio non è andata giù. Prima conseguenza, il 2 giugno il flash mob del centrodestra molisano organizzato per la Festa della Repubblica si fa in due. Uno che tende più alla proposta e uno alla protesta (articolo a pagina 11). Ma fondamentalmente, il problema non sembra essere l’atteggiamento nei confronti del governo giallorosso (più morbido quello di Forza Italia e invece drasticamente contro quello di Lega e Fratelli d’Italia).
A Primo Piano Molise che gli chiedeva se ci fosse un errore nel comunicato di convocazione del flash mob, il commissario della Lega Jari Colla risponde: «No, non è un errore. La Lega sarà in piazza con il centrodestra responsabile e con i cittadini che hanno a cuore le sorti del Paese e che non sono più disposti a tollerare il governo 5s-Pd». E aggiunge: «Avremmo voluto organizzarla insieme, ma dopo che il presidente Toma ha deciso di rompere l’alleanza del centrodestra, ci riusciva difficile stare nella stessa piazza».
Mistero svelato: la fase 3 comincia con uno scontro netto. Toma, ha detto Colla, ha deciso di rompere l’alleanza. La replica? Non tarderà.
r.i.

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