Un confronto a tuttotondo. Confcommercio – che rappresenta in maniera più ampia le aziende del terziario, commercio quindi ma pure turismo e servizi – e l’assessore allo Sviluppo economico, delega a cui si affianca anche quella della programmazione turistica.
A ‘Fuoco incrociato’ ieri sera la direttrice dell’organizzazione di categoria Irene Tartaglia e il vicepresidente della giunta Vincenzo Cotugno hanno preso le misure alla concertazione.
Temi centrali del dibattito andato in onda nella trasmissione di approfondimento di Teleregione, la riforma della legge sul commercio, l’accesso al credito, la sfida dell’innovazione.
Soprattutto, questa la sollecitazione arrivata da Confcommercio, dopo tanti anni di progetti il tessuto imprenditoriale chiede alla politica di agire il prima possibile.
A ottobre, ha confermato Cotugno, ci saranno gli Stati generali del turismo e della cultura. «Il nostro motto – ha detto – sarà ascolto». Ascolto delle istanze del partenariato, che con Tartaglia ha però incalzato: «Bene gli Stati generali. Ma mi auguro che, visto che l’appuntamento sarà fra qualche mese, non sia soltanto un modo per ascoltare. È sicuramente importante recepire le esigenze del territorio, però lo è altrettanto che quello sia un evento in cui delineare già delle cose che la Regione potrà realizzare. Altrimenti avremo perso quattro mesi. Di fatto ci sono esigenze note su cui poter intervenire già adesso. Io dico di fare una cosa, anche male. Ma facciamola, poi ci confronteremo sulle cose da aggiustare. I commercianti e gli imprenditori ascoltano proclami o anche idee da tempo, hanno bisogno di concretezza, di una risposta che sia oggi e non fra sette o otto mesi. Hanno aspettato anche troppo».
Più concretamente, per il settore commerciale e turistico, Cotugno ha anticipato che l’esecutivo sta «lavorando su un bando di 20 milioni per la microricettività con un occhio particolare al recupero dei centri storici, con le banche stiamo cercando l’intesa per cofinanziare le misure di sostegno alla microricettività e contiamo di poter mettere insieme un pacchetto che va dai 30 ai 40 milioni di euro per lo sviluppo e la valorizzazione dei borghi. Dobbiamo attrarre investimenti e visitatori in Molise, più che portare i nostri prodotti fuori dal Molise dovremmo fare in modo che le persone vengano a consumarli o ad acquistarli qui».
Entrambi hanno poi condiviso l’esigenza di costruire un’identità molisana. « Qualche mese fa è sceso in Molise un collega di Milano per un workshop – ha raccontato Tartaglia – Ci ha fatto i complimenti per la nostra terra. Quindi gli ho chiesto: perché, come la immaginavi? Ha risposto: Beh, io non me la immaginavo. Ecco, ci manca un’identità Molise. Abbiamo bisogno di un portale unico del turismo in Molise, un percorso virtuale e fisico che faccia venire voglia di arrivare qui.
Abbiamo tante ricchezze, è vero, ma non facciamo niente perché siano conosciute».
D’accordo si è detto Cotugno, che ha lavorato sul concetto di ‘Orgoglio Molise’ già da quando era presidente del Consiglio. A fine mese, ha annunciato, ci sarà un evento – Visit Molise – e l’obiettivo è più in generale di spingere molto sulla leva del marketing territoriale.

ppm

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