Allarme delle associazioni di coltivatori di canapa per i numerosi furti compiuti in queste settimane in mezza Italia con il raccolto a compimento. In Molise, a Montenero di Bisaccia, durante la notte, sono state sradicate duemila piante nel terreno di un aderente all’associazione ‘Gli Amici di Nonna Canapa’, che raccoglie 115 produttori in tutta Italia. La rinascita di questa coltivazione è un fenomeno che convoglia nelle campagne nuove forze e investimenti. «Le infiorescenze possono valere dai 200 agli 800 euro al chilo, ecco perché arrivano di notte con i furgoni, tagliano tutto e fuggono per poi vendere al mercato nero – spiega per l’associazione Serena Caserio – Noi chiediamo alle forze dell’ordine di aiutarci, in questi giorni molti agricoltori dormono nei campi. Invece subiamo ingiustificate repressioni». «Abbiamo cominciato a mettere videocamere sui campi», aggiunge Marco Sborgia, storico produttore di canapa industriale abruzzese. «Questo è quanto resta di un campo di canapa di un nostro associato dopo la visita notturna dei ladri! C’erano quasi 2000 piante resistite all’alluvione, ai funghi, al vento, non erano ancora pronte tutte ma dopo mesi di duro lavoro avevamo iniziato la raccolta e a due giorni della stessa, ecco la bella sorpresa! Dopo lo sgomento, la rabbia e la decisione di non procedere alla denuncia da parte del mio associato vorrei esprimere il mio pensiero. So che ci sono stati molti altri casi lungo tutto lo stivale, alcuni testimoniati proprio dai miei associati che continuano a dormire sui campi proprio per scongiurare il furto alla fine del duro lavoro. So che chi ha provato a denunciare è stato deriso nel migliore dei casi oppure indagato nel caso peggiore – la denuncia su Facebook della Caserio – Eppure siamo migliaia di canapicoltori in tutta Italia, coltiviamo una pianta che ha migliaia di utilizzi e che quest’anno, proprio per il boom di vendita nel suo utilizzo più banale (concedetemelo), è oggetto di super controlli dalle forze dell’ordine che vengono in campo armati fino ai denti quasi fossimo delinquenti. Ebbene io mi chiedo: dove siete ora che c’è bisogno di voi? Venite stipendiati da noi cittadini per difenderci e tutelarci ed è ora che dovete venire a fare le ronde sui campi per acchiappare i malviventi, quelli veri (se è davvero questo il lavoro che dovete svolgere». Una vicenda che ha suscitato anche la solidarietà del gruppo Jajajoint di Velletri. «Siamo vicini a ‘Gli Amici Di Nonna Canapa’ per il furto subito e i dispiaceri che ne conseguono. Molti agricoltori si ritrovano a dormire nei campi di notte per sorvegliare i loro campi mantenuti con sacrificio e passione. Alcuni addirittura stanno montando telecamere di videosorveglianza che logicamente fanno aumentare i costi di produzione. Dove andremmo a finire?»

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