Ieri mattina, in una bellissima cornice di fedeli che hanno riempito l’antica cattedrale di Bojano, 23 migranti, ospiti dei centri di accoglienza del cas HR e Pleiadi’s, hanno ricevuto il sacramento del battesimo dall’arcivescovo Giancarlo Maria Bregantini.
Due bambini, un maschietto e una femminuccia, rispettivamente di sei mesi e un anno e mezzo, il primo nato presso l’ospedale di Campobasso e l’altra a Cagliari, sono stati battezzati, mentre per i 21 adulti, in gran parte provenienti dalla Nigeria, non avendo i documenti è stato confermato il battesimo e contestualmente hanno fatto la cresima e la comunione.
«Ogni forestiero che bussa alla nostra porta è un’occasione di incontro con Gesù Cristo, il quale si identifica con lo straniero accolto o rifiutato di ogni epoca (cfr Mt 25,35.43). Il Signore affida all’amore materno della Chiesa ogni essere umano costretto a lasciare la propria patria alla ricerca di un futuro migliore». È stato questo il messaggio di papa Francesco in occasione della Giornata Mondiale del migrante e del rifugiato 2018, che tutte le diocesi italiane hanno celebrato ad inizio anno. Anche la diocesi di Campobasso-Bojano ha celebrato tale giornata attraverso due momenti significativi: uno liturgico, l’altro sociale e culturale. Domenica mattina del 14 gennaio scorso, presso l’antica cattedrale di Bojano sono stati presentati i 21 giovani africani che a novembre avevano iniziato il percorso religioso per ricevere i sacramenti, culminato, appunto ieri, con la celebrazione della funzione religiosa presieduta da monsignor Bregantini durante la quale hanno ricevuto i sacramenti. I giovani migranti durante il corso di catechismo tenutosi presso la parrocchia di Monteverde sono stati preparati da don Filippo, un prete nigeriano che vive a Roma, il quale ogni sabato ha raggiunto Bojano, coadiuvato nel compito da don Adriano Cifelli incaricato diocesano per la “pastorale dei migranti”.
A questo percorso di preparazione hanno collaborato Ivana, Letizia, don Rocco, Antonio, Lina e tutti gli altri impegnati nel coro parrocchiale multietnico.
È stata senza dubbio una bella cerimonia toccante, ricca di spiritualità, vedere degli adulti avvicinarsi alla fede di Cristo. E.C.

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