Progetto sottopasso ferroviario tra via Croce e via Molise: dalla Regione Molise ancora nulla sulla riprogrammazione dell’opera sul bilancio regionale del corrente anno.
Come è noto il finanziamento per la realizzazione della infrastruttura era stato revocato dalla Regione a fine anno 2018 in quanto il progetto non era cantierabile perché presentava notevoli carenze tecniche. Infatti il responsabile dell’Ufficio Tecnico di Palazzo San Francesco, Bernardino Primiani, era stato costretto, in autotutela, ad annullare l’aggiudicazione provvisoria dei lavori, e quindi la gara d’appalto, perché il progetto che si era aggiudicato la commessa, era carente di accorgimenti tecnici indispensabili alla risoluzione dell’allontanamento delle acque della falda, mentre gli altri che avevano partecipato al bando le avevano previste. Altra criticità emersa nel progetto vincente era la mancanza del parere riguardante la variante allo strumento urbanistico da parte del Servizio Regionale di competenza. Il progetto base, dunque, dovrà essere rivisitato prevedendo una condotta per allontanamento dell’acqua dal sottopasso fino al ponte Rio Bottone e poi procedere nuovamente ad espletare la gara d’appalto per la realizzazione del sottopasso tra via Croce e via Molise.
Non va sottaciuto che il Comune di Bojano per non perdere il finanziamento e cercare di superare le carenze progettuali, aveva dato vita ad una serie di riunioni e di confronti tra i soggetti coinvolti nell’iter amministrativo, nonostante tutto non si è riusciti a superare gli ostacoli, anche perché c’era il rischio che apportando le modifiche al progetto vincitore dell’appalto, le altre imprese giunte alle spalle della ditta aggiudicataria, avrebbero potuto attivare contenziosi giudiziari che comunque avrebbero bloccato l’avvio dei lavori. Da più parti si sollecita la soluzione del superamento delle barriere ferroviarie le quali continuano a creare non pochi problemi alla città durante il transito dei treni sulla tratta Campobasso – Isernia, disagi che, senza dubbio, potrebbero aumentare una volta entrata in funzione la metropolitana leggera con la quale è previsto un aumento di corse dal capoluogo di regione a Bojano, per cui i tempi di chiusura delle sbarre aumenteranno notevolmente creando ulteriori disagi al traffico cittadino e probabilmente anche i mezzi di soccorso, in particolare le ambulanze del 118.
Molti cittadini sono ancora convinti che le carenze progettuali del sottopasso potevano essere facilmente superate, che l’annullamento della gara d’appalto è stato un fatto politico e che il finanziamento dell’opera è ormai irrevocabilmente perso anche se il presidente Toma ha promesso che il finanziamento sarebbe stato riprogrammato e, quindi, assegnato nuovamente al Comune di Bojano.
Il governatore del Molise, come abbiamo già pubblicato, era intervenuto ai lavori consiliari di Palazzo Colagrosso, tenutosi tra il vecchio e il nuovo anno, sottolineando che il progetto del sottopasso presentava notevoli carenze tecniche, rassicurando i bojanesi che i soldi per realizzare il sottopasso non si sarebbero persi, e che sarebbero stati riassegnati al Comune di Bojano per la realizzazione dell’opera.
Il Comune di Bojano, come è noto, è l’ente attuatore dell’opera. Si tratta di un finanziamento dell’importo di un milione e 300 mila euro, di cui 900 mila euro a carico della Regione Molise, mentre la restante quota parte, 400 mila euro, a carico di Rete ferroviaria italiana. Va ricordato che pur in presenza di tale carenze tecniche molto gravi e di inadempimenti amministrativi, l’ex responsabile dell’Ufficio Urbanistica nonché Rup, Vincenzo Robusto, aveva comunque, stranamente, provveduto tramite la Centrale Unica di Committenza a dare l’avvio alla gara d’appalto alla vigilia delle elezioni per il rinnovo del Consiglio comunale.
Adesso bisognerà attendere solo che Toma, come promesso, faccia riassegnare il finanziamento, anche se in molti, compresi alcuni soggetti della stessa colorazione politica del governatore, sono convinti che il sottopasso non sarà più realizzato perché dalla Regione non sarà rifinanziato. Se molti sono scettici ci sono anche altri cittadini che, invece, ripongono massima fiducia nel governatore.
Ermes

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