Per chi ci è passato quasi quattordici anni fa è un gesto di generosità quasi ‘naturale’. Uno slancio che si è rinnovato di fronte alle terribili immagini di quei paesini rasi al suolo da un sisma che violento, che non ha lasciato scampo alla popolazione e che la scorsa notte ha sconvolto il Centro Italia. Ancora morti, sangue e distruzione.

E così il grande cuore dei campobassani non si smentisce. Punti raccolta di generi di prima necessità a favore delle popolazioni sono stati organizzati in vari quartieri della città. La ‘mano’ più importante arriva da Montegrappa, una delle zone più disagiate di Campobasso. “Si raccoglie per i più bisognosi in un posto di bisognosi”, la riflessione di Antonio Santone, membro dell’associazione ‘Noi siamo il Campobasso’.

Questo pomeriggio è stato letteralmente preso d’assalto il cosiddetto ‘spazio liberato’ vicino al campo sportivo e gestito dall’associazione ‘Asia’ (Associazione inquilini e abitanti) che ha accolto l’iniziativa di ‘Malatesta Associati’, del collettivo ‘Lotta Permanente’ e dell’associazione ‘Noi Siamo il Campobasso’, in coordinazione con le Brigate di solidarietà attiva. Cibo a lunga scadenza (latte a lunga conservazione, latte in polvere, scatolame, tonno, legumi), olio, pasta, sale, zucchero, prodotti per l’igiene e la cura personali (pannolini per bambini, pannoloni per anziani assorbenti intimi femminili, saponette, sapone liquido, salviette umidificate, dentifricio, spazzolini, bagnodoccia, amuchina e saponi igienizzanti, coperte e abbigliamento (ma solo in ottimo stato): questi i prodotti raccolti.

In meno di due ore, in via Montegrappa gli scatoloni riempiti erano già parecchi. “Ci siamo passati anche noi e sappiamo cosa vuol dire restare senza una casa, con i bambini sotto le macerie”, commenta ancora Santone. “In un paio di ore già abbiamo notato l’ottima risposta da parte della città. I generi raccolti poi saranno portati direttamente lì, sui luoghi del terremoto, grazie alla Brigata di solidarietà attiva che è in contatto con la Protezione civile umbra”.

L’articolo completo domani su Primo Piano.

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