Sembrava tutto risolto e invece la vertenza Seac riserva una nuova sorpresa. Dopo l’accordo tra le parti in Prefettura e l’impegno di Comune e Regione di erogare ulteriori risorse (circa 350mila euro), l’azienda che gestisce il trasporto su gomma in città ha revocato i licenziamenti degli otto autisti e ripristinato tutte le corse. Peccato che l’impegno di Palazzo San Giorgio sia rimasto solo su carta. È l’accusa che muove la Seac attraverso una nota ufficiale: «Nonostante l’accordo firmato innanzi al prefetto il giorno 17 novembre cui la Seac ha dato immediatamente seguito riassumendo tutti i lavoratori licenziati a causa dei tagli imposti dalla Regione e dal Comune di Campobasso, tutte le Amministrazioni pubbliche coinvolte non hanno ancora mantenuto fede agli impegni formalmente assunti innanzi al prefetto di Campobasso Maria Guia Federico. Infatti, alcun trasferimento dei fondi è stato disposto dalla Regione Molise nel termine previsto dall’accordo (30/11/2017), nessun pagamento è stato effettuato in favore della Seac da parte del Comune di Campobasso, nessun bando risulta ancora pubblicato ufficialmente, nessun contratto aggiuntivo è stato ancora sottoscritto con il Comune di Campobasso. Ciò nonostante, la Seac, pur fortemente esposta a causa dei pregressi esborsi sostenuti per l’espletamento del servizio, ha tempestivamente assicurato le corse integrative richieste ripristinando nella sostanza i servizi già resi negli anni precedenti a favore della cittadinanza sobbarcandosi tutti i maggiori costi del servizio e del personale riassunto con grande senso di responsabilità e con il plauso delle organizzazioni sindacali. Gli inspiegabili ed insopportabili ritardi della Pubblica Amministrazione mettono nuovamente a rischio l’intero sistema del trasporto pubblico della città di Campobasso tanto che in assenza di un tempestivo intervento la Seac, come preannunciato al tavolo prefettizio, potrebbe essere costretta a lasciare anzitempo il servizio svolto con dedizione da oltre 50 anni. Mancano all’appello i pagamenti di settembre, ottobre e novembre 2017, più il cospicuo conguaglio relativo ai mesi di da febbraio ad agosto, manca qualsiasi programmazione dei prossimi tre-sei mesi, ed intanto, come ha sempre fatto, la Seac finanzia con risorse proprie il trasporto pubblico locale della città di Campobasso, in attesa che prima o poi le Istituzioni tengano fede a quanto formalmente impegnatisi a fare. Peraltro, si parla di rimborsi di spese già sostenute e documentate dalla Seac che ha anticipato gasolio, stipendi e quant’altro necessario per garantire il servizio pubblico ed ancora una volta subisce il silenzio della stazione appaltante e l’indifferenza delle amministrazioni coinvolte. In queste condizioni – l’annuncio dell’azienda – il servizio di trasporto pubblico locale di Campobasso è fortemente a rischio dal 1° gennaio, come fortemente a rischio sono numerosi posti di lavoro, non essendo intenzionata la Seac a finanziare oltre e senza garanzie il trasporto pubblico locale».

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