La richiesta del sostituto Francesco Santosuosso è stata accolta dal gip Teresina Pepe: la Procura ha nominato due periti – medici forensi di fama nazionale – chiamati ad effettuare le analisi sui reperti biologici e su quelli sequestrati dalla Squadra Mobile (auto e indumenti) per fare luce sul presunto stupro di Capodanno. Prosegue dunque l’indagine che vede coinvolto un 20enne della provincia di Campobasso che, all’alba del 1° gennaio scorso, avrebbe abusato sessualmente di una sua coetanea, amica di infanzia, nella zona industriale del capoluogo. Gli incarico ai due professionisti – che nei prossimi giorni dovranno accettarlo formalmente – è stato affidato giovedì nel corso di una udienza in tribunale a cui ha preso parte anche l’avvocato Luigi De Rosa, difensore della vittima. I consulenti dovranno dunque, al termine della fase analitica, redigere una relazione tecnica che potrebbe confermare o smentire le accuse mosse dalla ragazza. La giovane, già nel corso dell’incidente probatorio, aveva confermato la stessa versione raccontata agli agenti il 1° gennaio, ripercorrendo la serata trascorsa in un locale della zona industriale dove, insieme agli amici, aveva festeggiato l’arrivo del nuovo anno. Alle prime luci dell’alba la comitiva si è data appuntamento al bar Jolly per la consueta colazione, lei è dunque salita in auto con il suo amico di infanzia, ma mentre il gruppo raggiungeva il bar, il ragazzo si è diretto dalla parte opposta, verso la rimessa degli autobus della Seac.
Una volta lì ha spento il motore e le è saltato addosso. Dopo averla bloccata – secondo il racconto della vittima – ha abusato sessualmente di lei. Poi l’ha accompagnata a casa e lì, davanti ai genitori, la ragazza ha raccontato tutto. La giovane è stata successivamente accompagnata all’ospedale, dove le è stata certificata la violenza subita, e poi in questura per sporgere denuncia.
