Si conclude la diatriba tra il prefetto Fernando Guida e il sindaco di Pescolanciano, Manolo Sacco: il 10 dicembre i migranti giungeranno regolarmente nella struttura di Pescolanciano indicata dal Palazzo di Governo.
«A seguito dell’approvazione della graduatoria relativa al bando pubblicato a giugno del 2017 al fine di selezionare i gestori dei CAS per i richiedenti asilo ospitati in provincia di Isernia, sono stati effettuati i controlli su tutte le strutture offerte in sede di gara e in possesso del certificato di agibilità e degli altri documenti richiesti. Fra tali strutture figura anche quella in questione, ubicata nel territorio del Comune di Pescolanciano. Il Collegio ha formulato, come da prassi, alcune prescrizioni relative ai lavori da realizzare per rendere l’immobile pienamente idoneo ad ospitare un centro di accoglienza – ha dichiarato Guida in risposta al primo cittadino, che nei giorni scorsi aveva espresso il proprio diniego rispetto all’approdo dei profughi nel suo Comune ritenendo che la struttura atta a ospitare il Cas non fosse a norma –. Sono proprio questi i lavori che il gestore stava realizzando sull’immobile quando il Comune di Pescolanciano ha effettuato un sopralluogo presso la struttura in questione, dal quale sono risultate alcune difformità circa la tipologia di ringhiera metallica installata come parapetto di un balcone e una presunta diversa distribuzione degli spazi interni. Al riguardo va rilevato che, per quanto concerne l’installazione della suddetta ringhiera metallica, si tratta di una misura di sicurezza assolutamente indispensabile, tanto che c’è veramente da stupirsi che il Comune in parola abbia potuto certificare l’agibilità dell’immobile in assenza della ringhiera medesima. Quanto poi all’asserita difformità degli spazi interni va rilevato che la stessa non riguarda gli spazi locati dal gestore, bensì parti dell’immobile che non verranno destinate al centro di accoglienza – ha continuato il prefetto – .»
Guida ha precisato anche che il gestore del CAS ha provveduto a produrre apposita C.I.L.A. (Comunicazione Inizio Lavori Asseverata) per smentire le asserite irregolarità amministrative circa la realizzazione dei lavori, con la quale ha regolarizzato la propria posizione nei confronti del Comune. In risposta alla dichiarazione del sindaco circa gli aspetti inerenti la sicurezza dei luoghi per le operazioni di bonifica dell’adiacente distributore di carburante, il prefetto ha sottolineato che il cantiere è antistante la struttura ma non ne preclude né l’accesso, né la fruibilità. Infatti, lo stesso cantiere è recintato con strutture metalliche che lo rendono inaccessibile ai non addetti ai lavori. In merito alla cisterna di olio esausto, generalmente presente in tutti i distributori di carburante, la stessa non costituisce un aggravio di rischio, considerata l’elevata temperatura di infiammabilità degli oli esausti e in ogni caso la cisterna è collocata all’interno del cantiere che è delimitato e inaccessibile. Quanto dichiarato dal prefetto è supportato dal sopralluogo svolto nelle scorse ore dai Vigili del Fuoco su richiesta della stessa Prefettura. «Pertanto – conclude Guida – la struttura in questione è pienamente idonea ad ospitare un centro di accoglienza.»

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