«Una maggiore inclusività». Questo l’invito che il presidente della Regione Donato Toma ha rivolto al sindaco di Isernia Giacomo d’Apollonio per risolvere la crisi in atto a Palazzo San Francesco.
«Se il centrodestra isernino ha problemi – ha detto il governatore – deve risolverli in casa propria. Non credo che il sindaco abbia bisogno del mio supporto, ma se dovesse chiedermelo, da ‘inclusivo’ per natura quale sono direi di risolvere il tutto a tavolino con la diplomazia che contraddistingue gli uomini del centrodestra».
Allo stato attuale a non trovare un accordo ci sono due fazioni, quella dei Popolari e il gruppo che fa capo all’assessore Di Baggio, forze politiche che appartengono entrambe alla maggioranza in Regione. «Consiglierei loro di sedersi – ha detto ancora il governatore – guardarsi in faccia e alzarsi solo dopo aver trovato un accordo». Toma, rispondendo alle domande dei giornalisti a margine di un incontro in Municipio sulla microricettività si è detto non preoccupato per un possibile scioglimento anticipato dell’assise civica isernina. «Penso – ha sottolineato – che il centrodestra abbia gli anticorpi per curarsi da solo. Eventualmente ci sono pure alternative. Mi auguro che Isernia non ‘cada’ perché per noi è importantissima, ed è stata immagine di coesione del centrodestra, che ha sofferto in passato lamentando poca attenzione. Adesso deve dimostrare di essere capace di uscire dalle secche di una dialettica politica che si sta dilungando troppo nel tempo». Naturalmente in questa fase il presidente della Regione è stato interpellato dalle parti, per cercare di trovare una soluzione alla crisi in atto.
«Io – ha confermato Toma – vengo sempre interpellato in questi casi. Rispetto a quanto sta accadendo a Isernia stato interpellato da tutti gli attori e mi sono espresso dicendo: sedetevi, ragionate, e uscitene vincitori tutti».

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