Manca meno di una settimana all’udienza al Tar Molise che rappresenta davvero l’unico vero scoglio ancora da superare dal bastimento dell’amministrazione di Termoli prima di approdare al porto sicuro del piano di riqualificazione del centro storico. Intanto, per proprio conto, attendendo il 5 dicembre, la giunta Sbrocca e il rup Livio Mandrile procedono spediti e da due giorni hanno avviato una indagine di mercato per la formazione di un elenco di professionisti da consultare per l’affidamento dell’incarico di verifica della progettazione definitiva ed esecutiva, ai sensi dell’art.26 del d.lgs. 50/2016, relativamente all’intervento denominato “Finanza di progetto per la realizzazione di un sistema integrato per la viabilità e mobilita sostenibile del comune di Termoli-tunnel di raccordo stradale tra il porto di Termoli e il lungomare Nord con parcheggio multipiano interrato al di sotto di piazza Sant’Antonio e recupero funzionale dell’adiacente parcheggio multipiano area denominata pozzo dolce”. Un progetto avviato dalla Regione Molise, con deliberazione di Giunta n.76 del 17 febbraio 2015, ha approvato l’aggiornamento del Programma Attuativo Regionale (Par) del Fondo per to Sviluppo e Coesione (FSC) 2007-2013, contenente la linea di lntervento II.A “Accessibilita materiale” – Azione II.A.2 ”Viabilità di convergenza regionale e interregionale”, neII’ambito della quale misura è stato previsto il finanziamento di 5 milioni di euro a carico delle risorse FSC 2007-2013, intervento classificato come opera strategica regionale. In relazione a tale finanziamento, il Comune di Termoli a mezzo di avviso esplorativo apriva un confronto concorrenziale per acquisire proposte da valutare in forma comparativa per la scelta del promotore neIl’ambito della procedura di affidamento in finanza di progetto per la realizzazione di un tunnel di raccordo stradale tra il porto di Termoli e il lungomare nord con parcheggio multipiano interrato al di sotto di piazza Sant’Antonio e recupero funzionale delI’adiacente parcheggio multipiano in area “Pozzo Dolce”, oltre ai servizi per la mobilita leggera. L’avviso prevedeva che la remunerazione del capitale investito, per la parte non coperta da contributo pubblico (5 milioni di euro, invariabile, a valere sul Fondo per to Sviluppo e la Coesione 2007-2013), dovesse derivare unicamente dalla gestione delle opere da realizzare e dei servizi complementari, nonché dal conferimento di compendi immobiliari di proprietà comunale, da recuperare e destinare alle finalità di progetto. A valle del procedimento di approvazione del progetto definitivo, condotto con la procedura di cui all’art.27 del codice — e per la parte urbanistica in variante al Prg, ai sensi del combinato disposto dell’art.4 della L.R. n.7/1973 (modificata dall’art.1 della L.R. n.10/2011) e dell’art.19 del D.P.R. n.32/2001- il RUP, con determinazione n.2152-RG (n.71 di settore) del 15-11-2018, ha aggiudicato definitivamente la concessione d’opera in favore della ditta De Francesco Costruzioni S.a.s. L’Amministrazione, pertanto, non disponendo di un sistema di controllo di qualità interno, intende affidare incarico esterno per la verifica di cui all’art.26 del codice mediante procedura negoziata e urgente. La dichiarazione di urgenza è connessa alla condizione di cui al comma 8 dell’art.32 del codice, atteso che eventuali ritardi nell’esecuzione della prestazione dedotta in gara, avuto riguardo al tempo già occorso al completamento del procedimento complesso per l’approvazione del progetto in variante urbanistica, sarebbero in grado di determinare grave danno all’interesse pubblico che l’opera è destinata a soddisfare per la perdita del finanziamento comunitario. L’incarico professionale consiste nell’attività di verifica della progettazione definitiva ed esecutiva relativa all’appalto in oggetto, finalizzata alla sua validazione. La verifica dovrà accertare in particolare: la completezza della progettazione; la coerenza e completezza del quadro economico in tutti i suoi aspetti; la cantierabilità della soluzione progettuale prescelta; i presupposti per la durabilità dell’opera nel tempo; la minimizzazione dei rischi di introduzione di varianti e di contenzioso; la possibilità di ultimazione dell’opera entro i termini previsti; la sicurezza delle maestranze e degli utilizzatori; l’adeguatezza dei prezzi unitari utilizzati; la manutenibilità delle opere. L’attività di verifica dovrà avvenire in contradditorio con i progettisti della ditta De Francesco Costruzioni S.r.l. e con riferimento al progetto definitivo approvato. Lo svolgimento dell’attività di verifica dovrà essere documentato attraverso la redazione di appositi verbali e rapporti del soggetto preposto; questi dovrà produrre al Rup, a cadenza almeno settimanale, i rapporti illustrativi dell’attività svolta, delle eventuali criticità riscontrate e delle azioni proposte per il loro superamento, rendendosi inoltre disponibile a partecipare ad una serie di incontri promossi dal Rup prima della consegna del rapporto conclusivo. L’incarico si intenderà concluso con la sottoscrizione da parte del Rup dell’atto formale di validazione nel quale saranno riportati gli esiti delle verifiche effettuate, contenuti nel rapporto conclusivo di verifica corredato dei relativi verbali e nei quali è adeguatamente rappresentato e motivato l’esito positivo delle verifiche stesse.

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