Senza eccezione alcuna tra i suoi componenti, all’unanimità, la giunta Toma traccia la linea sul raddoppio ferroviario tra Molise e Puglia, esprimendo parere favorevole al progetto definitivo denominato “Linea Ferroviaria Pescara-Bari. Raddoppio della Tratta Ferroviaria Termoli-Lesina Lotti 2 e 3 –Raddoppio Termoli- Ripalta”, ancorché vincolato e subordinato al rispetto cumulativo di alcune prescrizioni. La delibera è datata 25 novembre. Insomma, fresca, fresca. Un provvedimento dirimente circa la volontà politica di accordare uno sviluppo infrastrutturale imprescindibile, ma tentando di tutelare il territorio, come emerge dalle 4 prescrizioni: Rfi provveda, entro 6 mesi dalla approvazione del Progetto definitivo del raddoppio Termoli-Ripalta a rielaborare, integrare, modificare il progetto definitivo denominato “Linea Ferroviaria Pescara-Bari. Raddoppio della Tratta Ferroviaria Termoli-Lesina Lotti 2 e 3 –Raddoppio Termoli- Ripalta”, nel rispetto delle prescrizioni di seguito riportate: redigere e presentare al Comune di Termoli un progetto di fattibilità delle alternative progettuali finalizzato alla “Sistemazione del Nodo ferroviario di Termoli”, attuando, fin dalla realizzazione del I lotto, ogni soluzione progettuale, ivi compresa la copertura del tratto ferroviario cittadino della stazione di Termoli, utile a consentire l’unitario sviluppo del tessuto urbano della città di Termoli e il contenimento acustico, per la migliore fruizione delle popolazioni interessate; considerate le volontà già manifestate nell’atto integrativo al protocollo di intesa del 4 agosto 2005 e la indiscussa necessità di evitare la divisione della città ad opera del tracciato ferroviario, provvedere alla ricollocazione e riqualificazione della stazione di Termoli al di fuori del nucleo cittadino, assicurando alla stessa una migliore sistemazione in termini urbanistici, di edilizia, di accessibilità e fruibilità anche commerciale e favorendo lo sviluppo un sistema intermodale di trasporti in ambito regionale ed interregionale per lo scambio e il transito delle merci sia dalla zona industriale di Termoli che dal porto di Termoli; conseguentemente, al fine di assicurare l’organicità e il pieno sviluppo delle potenzialità della rete ferroviaria molisana, prevedere la riqualificazione anche della stazione di Campomarino, strutturandola secondo gli standard infrastrutturali delle stazioni commerciali; considerati i gravi pregiudizi collegati al dissesto idro-geologico del territorio di Petacciato, adottare ogni soluzione progettuale utile ad eliminare la pericolosità del tratto interessato dal movimento franoso insistente nel comune di Petacciato- ivi incluso un eventuale spostamento del tracciato – comunque predisponendo, d’intesa con la Regione Molise, tutte le attività finalizzate ad assicurare il monitoraggio della linea, al fine di valutare, con congruo anticipo, i rischi per la sicurezza dei viaggiatori e delle popolazioni, in caso di riattivazione del movimento franoso; di ritenere altresì necessario che il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, il Comune di Termoli e la società Rfi provvedano all’aggiornamento e alla modifica dell’atto integrativo al protocollo di intesa del 4 agosto 2005 (sottoscritto in data 27 ottobre 2006) in senso conforme alle prescrizioni di cui al punto A del presente atto, confermando per il resto gli impegni già assunti nello stesso atto; di demandare al Presidente della Giunta regionale o ad un suo delegato gli adempimenti conseguenti al presente atto.

Commenta

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

*

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.