“Archiviare una scomparsa significa arrendersi. Archiviare una scomparsa significa spegnere la forza della speranza. Oggi il Gip del Tribunale di Nuoro ha accolto la nostra opposizione alla richiesta di archiviazione. Nuove indagini, altri 6 mesi per ispezionare tutti i pozzi, cave, canali, cisterne nel territorio di Orosei. Non è un giorno felice, ma è un giorno in più per non smettere di sperare nella verità” dicono i parenti di Irene Cristinzio, l’insegnante originaria di Monteroduni scomparsa nel nulla quasi tre anni fa.

Il Gip di Nuoro Claudio Cozzella ha ordinato alla Procura di Nuoro di riaprire le indagini per sei mesi dell’insegnante in pensione di Orosei misteriosamente scomparsa l’11 luglio del 2013, al termine della sua consueta passeggiata nelle campagne di Orosei.

Accogliendo l’opposizione dei familiari della donna – assistiti dall’avvocato Nicodemo Gentile – al decreto di archiviazione il Gip ha prorogato le indagini per 6 mesi autorizzando nuove ricerche sul territorio. Il giudice ha autorizzato l’ispezione di pozzi, cave, cisterne nella vasta area della Baronia anche con l’utilizzo di cani molecolari cerca cadavere.

“Si è riaccesa la speranza per noi. Contiamo di poter arrivare alla verità. Quella mattina è successo qualche cosa e dobbiamo capire che cosa sia realmente. Ovviamente non c’è niente da gioire, perché stiamo cercando mamma nei pozzi e negli anfratti, ma dobbiamo sapere”, ha commentato per tutti i familiari la figlia dell’ex insegnante Nicoletta Nanni.

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