Manutenzione delle strade e strumenti concreti da mettere in campo a sostegno di invalidi e disabili. Sono queste alcune delle priorità per Angelo Patriarca, candidato consigliere alla Regione con la lista ‘Iorio per il Molise’ a sostegno dell’aspirante presidente del centrodestra Donato Toma.
Massima attenzione va rivolta alle strade, viste le tante problematiche con cui si fanno i conti in materia di viabilità. «Dobbiamo dare la possibilità alle imprese locali che tanto soffrono di avere una agevolazione sulle gare di minimo il 10% – è la proposta di Patriarca -. Bisogna poi chiedere agli amministratori dei 136 comuni quali
sono le priorità, per poi portare a termine i lavori iniziati. Non solo. È necessario far partire i progetti già pronti, far completare i quelli avviati e realizzarne di nuovi». Diverse poi le iniziative che Patriarca elenca nel suo programma elettorale, anche per il rilancio del turismo. Tra queste c’è la realizzazione della centrale idroelettrica lungo il torrente Vandra, ma anche di una strada a scorrimento veloce per collegare l’area del Volturno alla superstrada Isernia-Castel Di Sangro.
In più per il candidato consigliere possono essere messi in atto una serie di interventi per riqualificare l’area e renderla attrattiva per i turisti, anche mettendo a disposizione anche dei terreni di sua proprietà per realizzare un centro sportivo per la non autosufficienza. Per l’aspirante consigliere regionale, che vanta già diverse esperienze in campo politico, è importante anche ridurre i tempi di attesa per i pagamenti, con particolare attenzione ai contributi per le persone disabili e invalide.
Altra priorità del progetto politico di Patriarca è infatti la tutela dei più fragili. «Sono tante le persone che ogni giorno devono affrontare mille difficoltà. Disabili e persone affette da patologie che impediscono o rendono difficoltoso lo spostamento dal proprio domicilio. Ma anche persone ricoverate presso case di cura o ospedali o case di riposo, ospiti in comunità terapeutica o istituti di riabilitazione. Vorrei far notare che gli invalidi al 75% e gli invalidi al 100% che non possono deambulare senza l’aiuto di uno o più accompagnatore ricevono ingiustificatamente la stessa paga di 38centesimi senza considerare la differenza di invalidità dall’11 febbraio 1980».
Per il candidato ci sono strumenti che possono e devono essere messi in campo. «Lo Stato – afferma – deve garantire ai disabili una pensione di 1.200,00 euro al mese più 1.200,00 a chi li assiste per 24 ore al giorno, con il riconoscimento della pensione.
La Regione deve dare ogni tipo di assistenza a domicilio, senza inutili attese e
gratuitamente. I Comuni devono assicurare tutti i servizi, parimenti gratis e domicilio.
Lo Stato deve dare tutto esente da bolli e tasse, mentre il Tribunale non ha motivo di far perdere tempo alle famiglie per il rendiconto annuale, basta la sola dichiarazione dei redditi all’Inps. Per quel che concerne invece l’acquisto, nelle vendite e nelle successioni dei beni, basta dichiararlo al comune. Inoltre – conclude – ogni espletamento di pratiche deve poter essere effettuato a domicilio senzaspese aggiuntive».

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