Taglio dei vitalizi in Molise anche per ex consiglieri, assessori regionali e presidenti di giunta e Consiglio. Dopo il via libera nel 2012 – ultimo governo Iorio – all’abolizione per tutti i nuovi eletti (così come previsto dal decreto Monti), ieri Palazzo D’Aimmo ha dato l’ok unanime alla proposta di legge numero 64 “disposizioni in materia di rideterminazione degli assegni vitalizi”, presentata da Toma e Micone, con cui anche la nostra regione si adegua alle disposizioni della legge di bilancio del governo Conte.
Scampato, quindi, il pericolo del taglio dell’80 percento dei trasferimenti statali (ad esclusione di quelli essenziali come sanità e trasporti), ora il passo successivo sarà la rideterminazione delle somme. Infatti, assegni e trattamenti previdenziali non scompariranno del tutto, ma dovranno essere ricalcolati secondo i criteri ed i parametri stabiliti nell’accordo Stato-Regioni sottoscritto qualche settimana fa dai governatori e dal ministro Fraccaro: mediamente il taglio sarà del 20 percento per tutti a partire dal 1 dicembre 2019.
Un risparmio concreto per le casse del bilancio regionale se si considera che, attualmente, la voce sul capitolo è pari a circa 4.2 milioni di euro per erogare 80 assegni a cui si aggiungono poco meno di 30 reversibilità.
Soldi che andranno al sociale, a meno che non arrivino eventuali ricorsi da parte degli ex consiglieri regionali, che già lanciano accuse di incostituzionalità. Infatti, le quote eccedenti ai tagli saranno congelate per i prossimi per tre anni, in modo da coprire proprio le possibili soccombenze. Questi i dettami approvati ancora dall’Aula e contenuti in un ordine del giorno che ha visto come primi firmatari Vittorino Facciolla e Micaela Fanelli, e sottoscritto anche dai consiglieri Angelo Primiani, Andrea Greco, Patrizia Manzo, Andrea Di Lucente, Aida Romagnuolo, Paola Matteo, Filomena Calenda, Nico Romagnuolo e Quintino Pallante.
«Per migliorare ulteriormente il testo presentato dalla maggioranza – scrivono in una nota congiunta i due consiglieri del Pd – abbiamo presentato un ordine del giorno per indirizzare i risparmi conseguiti alla spesa per il sociale e, in particolar modo, alle fasce di popolazione a maggior rischio di esclusione sociale. Un segnale importante e dovuto, che allinea il Molise alle direttive nazionali, di cui il gruppo consiliare del Partito democratico si era fatto promotore sin dall’inizio della legislatura, presentando una specifica proposta di legge, oggi ritirata per permettere a tutta l’aula di approvare un testo condiviso da tutte le forze politiche rappresentate in Consiglio».
Fondi che per la consigliera di Prima il Molise, Filomena Calenda, si potrebbero impiegare in «maniera sapiente, anche per lanciare un messaggio forte alla popolazione», magari per le «istanze dei dializzati» il cui sevizio di trasporto è stato sospeso lo scorso dicembre, o ancora, per «gli ex Ittierre, ormai fuori da ogni partita per quel che concerne la mobilità in deroga».
Non manca il commento soddisfatto dei 5 Stelle. Il movimento, d’altronde, ha fatto della lotta all’abolizione dei vitalizi una bandiera. A parlare è il vicepresidente del Consiglio regionale, Patrizia Manzo, sulla sua pagina Facebook: «il Consiglio Regionale del Molise approva definitivamente e all’unanimità l’abolizione dei vitalizi. Ci sono voluti anni, ricordo ancora la proposta di legge d’iniziativa popolare Zero Privilegi, molto di più si poteva fare ma è già un grande passo».

Commenta

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

*

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.