In seduta ordinaria il 29 ottobre, mentre il 31 come ogni anno il Consiglio regionale renderà omaggio alle vittime del terremoto del 2002. Chiesta da Greco e Iorio, anche a nome di Fanelli, si svolgerà presto anche una riunione monotematica su lavoro e assetto amministrativo della Regione.
Ma ai capigruppo, nella Conferenza che si è svolta ieri, il presidente dell’Assise Salvatore Micone ha sottoposto anche il problema dell’accesso a Palazzo D’Aimmo durante le sedute e della sicurezza di rappresentanti istituzionali, dipendenti e giornalisti. Poche ore prima, un operatore della Formazione professionale aveva aggredito una giornalista di Primo Piano Molise impedendole di riprendere la violenta lite in corso con il sottosegretario alla presidenza della Regione Quintino Pallante. Episodio culmine di un’escalation che i vertici dell’Assemblea hanno intenzione di fermare. «Ci stiamo confrontando con i responsabili dell’ordine pubblico locale, nel caso la Questura, per trovare soluzioni idonee a consentire – ha spiegato Micone – da un lato il pieno espletamento del sacrosanto diritto di cittadini ed associazioni di manifestare il proprio pensiero nei pressi della massima istituzione assembleare regionale, e dall’altro di assicurare un libero e sicuro accesso a presidenti e consiglieri a Palazzo D’Aimmo, nonché a tenere in esso regolari sedute senza interruzioni inappropriate come accaduto in passato».
Martedì già si è deciso di far svolgere le manifestazioni fuori dal perimetro di Palazzo D’Aimmo. Micone ha poi condiviso la volontà di rivedere, insieme all’ufficio di presidenza, il regolamento di accesso all’area dell’Aula consiliare riservata al pubblico e ai giornalisti, garantendo la possibilità dei cittadini di seguire i lavori dell’Assise (nei limiti della capienza degli spazi), ma assicurando anche un controllo dell’identità di chi accede alla seduta ai fini della sicurezza «singola e collettiva di ciascun esponente istituzionale e ad ogni operatore amministrativo, dell’informazione e della stessa società civile impegnato a vario titolo e modo nella seduta consiliare».

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